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Elezioni USA, è il grande giorno!

Le Elezioni USA sono ormai giunte. Oggi 3 Novembre si vota in America. La Sfida tra TRUMP e BIDEN è all’atto finale

È il 3 Novembre, è l’election day negli Stati Uniti d’America

Pronti a vivere le Elezioni USA. In questo 2020, mai così per eccellenza “funesto” e bisesto, le elezioni sono state addirittura in dubbio. Il covid ha rischiato di farle rimandare, ma non è stato così e oggi  (si auspica) finalmente sapremo chi sarà il prossimo presidente americano

TRUMP vs BIDEN

Ecco le Elezioni USA. I due contendenti sono quanto mai agli antipodi e tracciano due idee di America diametralmente opposte. Dal “Keep America Great” segnale di continuità rispetto alla sua esperienza al potere, di Trump; allo “UNITE FOR A BETTER FUTURE” di Joe Biden che punta invece forte al futuro e a superare l’esperienza governativa del presidente.

La sfida tra il presidente in carica Donald Trump e l’ex vicepresidente Joe Biden è al suo atto finale dopo mesi di burrascosa campagna elettorale e con un ultimo mese e mezzo ricco di colpi bassi, soprattutto nel primo dibattito TV e utilizzati per smuovere il proprio elettorato.

SONDAGGI E IPOTESI

Secondo i numerosi sondaggi d’oltreoceano e gli andamenti tendenziali la vittoria dovrebbe essere cosa di Biden. Ma il recupero di Trump, per quanto appaia remoto, nell’ultimo mese c’è stato e dovrà superare la prova odierna.

Tra le numerose incognite e variabili in gioco due sono quelle più incisive e potrebbero determinare l’esito delle elezioni: il voto anticipato, il sistema elettorale americano.

Il voto anticipato  nelle Elezioni USA

Mai come in queste elezioni il voto anticipato è stato così ampio. Con oltre 90 milioni di persone che hanno già votato per corrispondenza o di persona nelle scorse settimane e che potrebbero aver già decretato il vincitore.

Questo sistema ovviamente subisce moltissimo le situazioni e gli eventi che avvengono nel momento del proprio voto ed è ovvio che da questi venga pesantemente influenzato. 

Solo per fare un esempio: votare sapendo che il presidente ha il Covid 19 è ben diverso dal farlo quando il presidente lo ha “sconfitto”.

Chiaramente non è l’elettorato già indirizzato e “militarizzato” ad essere il più influenzato, ma quello volatile e insicuro, il primo voto, quelli che possono alterare l’esito di un’elezione. 

Nel voto anticipato quasi sempre si mobilitano gli elettori più fedeli o quelli più vogliosi di cambiamento.

In questo caso pare siano quelli Democratici ad aver preferito votare subito mentre i Repubblicani, spinti da Trump, dovrebbero votare oggi in maniera massiccia.

Molto probabile che gli elettori di Biden, più sensibili al tema della Pandemia, abbiano preferito la precauzione del voto anticipato, mentre Trump ha esortato i suoi a non “temere” il covid e votare oggi.

Il Sistema Elettorale USA

Il sistema elettorale USA si fonda su un sistema indiretto per cui uno stato ha un numero di c.d. grandi elettori, determinati nel numero dalla popolazione, che eleggono poi il Presidente.

Questo fa si che non sarà presidente chi ottiene il maggior numero di voti popolari, ma chi si aggiudica gli Stati e il Numero di grandi elettori maggiore. Proprio nelle scorse elezioni tra Trump e Clinton è andata così con la Clinton sconfitta senza appello nei grandi elettori, ma vincente nelle preferenze popolari.

Il limite da superare dal 2017 è di 270 grandi elettori, soglia che consente di essere eletti e di decretare il 46° Presidente degli Stati Uniti

Per questo rivestono da sempre un ruolo cruciale gli Stati in bilico o “Swing States”, cioè quelli che più facilmente cambiano casacca e che, con le ultime elezioni del 2016, sono diversi rispetto ai tradizionali. 

Vincere o meno in questi stati significa diventare prossimo presidente o essere poi ricordato come lo sconfitto a vita. 

Ecco perché nelle ultime settimane i due candidati si sono scontrati a colpi di comizio proprio in questi stati: maggiormente in Arizona, Florida, Pennsylvania, Wisconsin che sono tra quelli più in bilico.

SCENARI E DINTORNI

Gli scenari aperti sono molti, anche se dalla lettura dei maggiori sondaggi Biden ha un margine più o meno ampio ovunque e dovrebbe spuntarla su Trump. 

L’impatto del voto anticipato sarà decisivo. Molto probabilmente sarebbero più i Democratici ad averlo utilizzato causa Covid, poiché più attenti alle restrizioni. I repubblicani trumpiani invece sono stati invogliati a partecipare all’Election day in presenza, come spiegavo prima.

Altra possibilità è che Trump dichiari la vittoria appena usciranno i primi risultati degli stati in forse.

Tenterebbe così di sfruttarli perché più favorevoli a lui, in quanto i primi ad essere scrutinati, rispetto alle schede pervenute dai giorni scorsi. 

Nottata (o giornate) Lunga o Landslide Victory?

Comunque vada, l’attenzione del Mondo è altissima per quella che potrebbe essere un’elezione storica sia per Trump che per Biden.

In ogni caso siamo pronti ad una nottata che potrà essere o molto breve, se alcuni stati chiave e ballerini saranno subito assegnati a Biden. (vedi ad esempio la Florida) O molto lunga, sfociando in giornate, se alcuni di questi saranno considerati “too Close to call” ossia troppo incerti da assegnare.

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