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E’ “Tempesta” nel PD romano

Dopo la nomina apparentemente ufficiale, arriva la rettifica: Giulia Tempesta capogruppo pro tempore

E' giallo sulla nomina del nuovo capogruppo PD in Campidoglio. "Nel ringraziare per l'espressione di stima e simpatia, espresse dai colleghi di maggioranza e opposizione in Campidoglio, tengo a precisare che la mia disponibilità a svolgere la funzione di capogruppo del Partito democratico del Campidoglio in questa fase si intende pro tempore fino allo svolgimento della prossima direzione romana del Pd, convocata per il 12 novembre" – spiega Giulia Tempesta, già vicecapogruppo. Una precisazione che suona più come un atto dovuto di scuse.

Eppure sembrava che il PD romano fosse giunto alla soluzione delle controversie intestine. "Ho assunto la responsabilità del gruppo del Pd come mi è stato chiesto da più voci. È stata una decisione unanime" – era il commento della Tempesta, al termine della riunione del gruppo. "Voglio fare i miei più sinceri auguri di buon lavoro a Giulia Tempesta, che da oggi guiderà il gruppo del Partito democratico in Assemblea capitolina. Sono certo che con la sua sensibilità particolarmente attenta alle tematiche giovanili, e il suo impegno nel partito e sul territorio, saprà affrontare al meglio il ruolo così importante di capogruppo in Aula Giulio Cesare che i consiglieri Pd hanno deciso di affidarle" – aveva poi aggiunto Ignazio Marino.

A quelli di Ignazio Marino, si erano aggiunti poi gli auguri del coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo, quelli degli assessori PD della Giunta (Estella Marino, Marta Leonori, Paolo Masini e Daniele Ozzimo), quelli dell'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, fino al vicesindaco Luigi Nieri, senza dimenticare il presidente dell'Assemblea capitolina Mirko Coratti e gli altri colleghi della maggioranza tra cui Gianluca Peciola (Sel), Massimo Caprari (Cd) e tutta la Lista civica Marino.

Insomma, un incarico più ufficiale di così è difficile immaginarlo. L'ufficialità, però era solo apparente, a quanto pare. E Giulia Tempesta ha dovuto fare marcia indietro, con tanto di scuse per il disturbo. Le cronache infatti riferiscono di una giornata concitata in Aula Giulio Cesare, durante la seduta dell'Assemblea Capitolina. Tra i banchi della maggioranza, "alcuni consiglieri dem hanno avuto accese discussioni ad alta voce a fine seduta in aula Giulio Cesare" – spiega l'agenzia DIRE. In particolar modo, avrebbe attirato l'attenzione la discussione tra Paris e Pedetti da una parte e Panecaldo dall'altra. Ancora duelli, ancora guerre intestine. Proprio Pedetti ha tuonato: "Stamattina non abbiamo eletto il capogruppo, abbiamo solo colto la disponibilità di Giulia" a sostenere l'incarico fino a nuova direzione.

Per conoscere il successore di Francesco D'Ausilio bisognerà quindi attendere ancora una settimana. Una settimana, in cui il PD avrà tempo, se ci riuscirà, di mettere a sopire i dissapori che oggi, mai come prima, sono apparsi così lampanti. Ma intanto, non resta che dire: 'Tempesta, nomen omen'. 

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