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Domenica 4 maggio riscopriamo Roma: ingresso gratuito a musei civici e aree archeologiche

L’occasione giusta per vivere Roma senza fretta, attraverso i colori di un affresco, i dettagli di una statua, la polvere della storia che si respira camminando tra i resti di civiltà antiche

Musei Capitolini, Sala degli Orazi e Curiazi (Cavalier d'Arpino, fine sec XVI e inizio successivo)

Musei Capitolini, Sala degli Orazi e Curiazi (Cavalier d'Arpino, fine sec XVI e inizio successivo)

C’è una Roma che va vissuta senza fretta, una Roma che sa raccontarsi attraverso i dettagli di una statua, i colori di un affresco, la polvere della storia che si respira camminando tra i resti di civiltà antiche.

Domenica 4 maggio, questa Roma si offre gratuitamente a cittadini e turisti, in occasione della prima domenica del mese, con l’apertura libera dei musei civici e di alcune delle più suggestive aree archeologiche della Capitale. È un’iniziativa che si rinnova con regolarità, ma che ogni volta assume un valore diverso, soprattutto alla luce del patrimonio straordinario che custodisce.


Tra il Celio e i Fori: passeggiate nella Roma delle origini

Chi sceglierà di cominciare la giornata presto potrà approfittare dell’apertura del Parco Archeologico del Celio già dalle 7 del mattino. Un polmone verde nel cuore della città che oggi accoglie anche il Museo della Forma Urbis, accessibile dalle 10 alle 19.

Qui si trova l’enorme pianta marmorea della Roma severiana, un’opera straordinaria tanto per dimensione quanto per complessità, un punto di partenza perfetto per orientarsi nell’urbanistica dell’Urbe.

Poco distante, l’Area Sacra di Largo Argentina torna ad accogliere il pubblico dalle 9:30 alle 19:00. Questo spazio è noto non solo per l’importanza archeologica – si tratta di templi risalenti alla Repubblica – ma anche per il suo legame con uno degli episodi più drammatici della storia romana: l’assassinio di Giulio Cesare.

Il Circo Massimo, con il suo respiro epico, apre le porte nello stesso orario, offrendo anche l’esperienza immersiva del Circo Maximo Experience in realtà aumentata e virtuale. Un salto nel tempo che vale la pena vivere, specialmente in una giornata in cui anche i Fori Imperiali, accessibili dalla Colonna Traiana, accolgono i visitatori fino alle 19:15.


Capolavori senza biglietto: il cuore pulsante dei musei capitolini

Chi preferisce la quiete degli interni troverà nei Musei Capitolini l’occasione di un viaggio nella storia dell’arte. Le collezioni permanenti, certo, ma anche mostre temporanee di altissimo livello. È qui che si potranno ammirare sei dipinti provenienti dalla Pinacoteca Civica di Ancona – nomi come Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino –, capaci di illuminare il percorso della pittura veneta e marchigiana tra XV e XVII secolo.

In parallelo, il progetto “Agrippa Iulius Caesar” nella Sala degli Arazzi riporta alla luce un protagonista dimenticato della dinastia giulio-claudia, mentre I Colori dell’Antico, nella sede di Palazzo Clementino, offre un racconto materico e affascinante sull’uso dei marmi colorati. E per chi vuole restare all’aperto, nel giardino di Villa Caffarelli troneggia l’imponente ricostruzione del Colosso di Costantino, un esempio virtuoso di archeologia sperimentale e digitale.


Villa Torlonia: il racconto dell’arte tessile e della fragilità simbolica

All’interno della suggestiva Casina delle Civette, la mostra Niki Berlinguer. La signora degli arazzi invita a una riflessione sulla potenza narrativa del tessuto, con opere che traducono la pittura in linguaggio tessile. Poco più in là, Pysanka. La bellezza fragile dell’arte ucraina si fa ponte culturale tra Roma e l’Est Europa, attraverso uova decorate che racchiudono il senso profondo di rinascita e identità.


Alla Galleria d’Arte Moderna e al Museo di Roma in Trastevere: arte, memoria e controcultura

Chi cerca un racconto più contemporaneo potrà apprezzare alla Galleria d’Arte Moderna la retrospettiva su Carlo Levi e quella su Nino Bertoletti, artisti testimoni del Novecento italiano in tutte le sue sfaccettature. L’allieva di danza di Crocetti, scultura restaurata e ritrovata, racconta invece il dialogo tra corpo e forma attraverso l’eleganza del bronzo.

Al Museo di Roma in Trastevere, invece, si incontra la potenza provocatoria di Frigidaire, la rivista che ha scardinato convenzioni e linguaggi nel corso degli anni ’80. In parallelo, la mostra dedicata al fotografo Nicola Sansone si muove tra Napoli, l’America e il Giappone in un bianco e nero carico di verità.


Quando la bellezza si mostra senza filtri

Anche nei luoghi spesso meno affollati, come il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco o il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, il 4 maggio si potrà accedere liberamente. Un’occasione per scoprire collezioni meno note, ma non per questo meno affascinanti, custodite con la stessa cura di quelle più celebri.

Va precisato che alcune mostre restano a pagamento, come Amano Corpus Animae al Museo di Roma, Franco Fontana. Retrospective all’Ara Pacis e I Farnese nella Roma del Cinquecento ai Musei Capitolini. Tuttavia, anche queste esposizioni raccontano un segmento importante della cultura visiva e storica, e meritano una visita per chi desidera un approfondimento oltre la gratuità.


Un’opportunità da vivere con consapevolezza

L’iniziativa è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione curata da Zètema Progetto Cultura. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti disponibili; la prenotazione è obbligatoria solo per i gruppi al numero 060608. I dettagli completi sono consultabili sul sito www.museiincomuneroma.it e sui canali social ufficiali.

Più che un evento, la prima domenica di maggio è un invito. A prendersi il tempo per camminare nei luoghi che hanno fatto la storia, a riappropriarsi di spazi che spesso osserviamo soltanto da fuori, a portare con sé qualcosa che va oltre una semplice visita. È l’occasione per entrare in dialogo con una città che, senza chiedere nulla in cambio, ha ancora molto da dire.

*Foto dal sito sovraintendenzaroma.it