Disastro INPS, pagamenti saltati e in ritardo: da novembre in molti non vedranno un euro | Partono i conguagli da vomito

A novembre le pensioni verranno erogate più tardi - Romait.it - foto Canva
Alcune importanti variazioni caratterizzeranno tutte le pensioni erogate a novembre: nulla sarà più come prima.
Tutti i pensionati italiani dovranno vedersela con qualche ritardo legato all’erogazione della pensione. Generalmente quest’ultima arriva il primo di ogni mese, così da poter garantire denaro a sufficienza per sostenere le varie spese domestiche.
Un sistema che finora non ha visto lamentele, nonostante i recenti rincari di beni e servizi hanno complicato la situazione finanziaria di moltissimi cittadini, inclusa la suddetta categoria di persone che ha lasciato già da tempo il mondo del lavoro.
Come se non bastasse le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa e una leggera variazione nella sua distribuzione potrebbe mettere ulteriormente in difficoltà i milioni di cittadini che sono soliti riceverle. Ma è proprio ciò che succederà il prossimo mese.
Novità sulle pensioni di novembre
I pagamenti relativi alle pensioni di novembre saranno posticipati. L’accredito sul proprio conto corrente arriverà lunedì 3 anziché il primo del mese. Questo vale anche per chi è solito ritirare l’assegno in contanti presso gli uffici di Poste Italiane.
Tale slittamento, seppur non così notevole, è dovuto al fatto che il primo novembre coincide con una Festività, Ognissanti, che ricade il giorno di sabato, quando gli istituti bancari e postali rimangono regolarmente chiusi.

Gli ultimi conguagli
La pensione di novembre chiude anche gli ultimi conguagli fiscali relativi al 2024, incluse le trattenute IRPEF. Nel corso del prossimo mese dunque, l’Inps si occuperà di recuperare i debiti fiscali rimanenti che non sono stati trattenuti nei mesi precedenti. Terminerà anche il recupero dei bonus una tantum che non spettavano a coloro che li hanno ricevuti (sono arrivati ai cittadini nel biennio 2023-2024).
Per quanto riguarda l’importo pensionistico, come sempre ci si basa sulla tipologia di pensione, come quella della vecchiaia o della reversibilità. Il suddetto varia anche sulla base di altri fattori, come i contributi versati durante gli anni di lavoro e il reddito totale. La buona notizia è che il primo novembre verrà introdotta la rivalutazione dell’0,8%. Ciò significa che la pensione tenderà a incrementare lievemente rispetto all’anno passato. Si ricorda che importi superiore ai 1000 euro non possono essere ritirati in contanti, ma devono essere spediti su un conto corrente.
