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Dal divieto di feste private allo sport di contatto: le nuove norme anti-Covid

Le nuove norme anti-Covid saranno ufficiali dal 15 ottobre con il Dpcm, ma ci sono anticipazioni su mascherine, feste e sport

Norme anti-Covid

Roberto speranza a "Che tempo che fa"

Nuove norme anti-Covid. “Il quadro epidemiologico da Sars-coV-2 in Europa è peggiorato, così come l’andamento dei contagi in Italia. Il prossimo Dpcm che domani, 14 ottobre, discuteremo, anche con le Regioni, avrà un cambio di marcia.

Proviamo a giocare di anticipo. Se riusciamo subito ad alzare il livello di attenzione, possiamo evitare situazioni più complicate nelle prossime settimane”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo nella trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’, in onda su Rai3. Ci saranno “interventi sugli orari dei locali per evitare che in tarda ora ci possa essere un rischio di contagio- ha aggiunto- Saranno norme nazionali, in vigore su tutto il territorio”.

Siamo davanti a un cambio di fase: dopo sei-sette mesi in cui abbiamo allargato le possibilità, ora siamo costretti a restringere le maglie. Ma in questo momento in nessuna regione ci sono le condizioni per un lockdown o interventi mirati”.

Giocare di anticipo, le nuove norme anti-Covid

Ma cosa si intende per giocare di anticipo? Il ministro della salute ha proposto di vietare tutte le feste anche private nelle case il governo a cambiato le regole della quarantena e vuole cambiare anche quelle su Smart Working, calcetto e sport di contatto.

Il nuovo DPCM è previsto per il 15 ottobre. La quarantena passa da 14 a 10 giorni. Via libera ai test rapidi, ritenuti affidabili al 95%, che potranno essere effettuati dei medici di base e pediatri. La proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 mantiene immutate le norme attualmente in vigore sullo smart working.

Vietati calcetto, basket e altri sport a livello amatoriale. Chiusura di bar locali e ristoranti entro le 24. Uso delle mascherine obbligatorio al chiuso e all’aperto con poche eccezioni. La multa per i trasgressori va dai da 400 a 1000 euro. Sui mezzi pubblici l’obiettivo è far rispettare il limite di capienza fissato all’80%.

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