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Da Berlusconi a Saviano, tutti con il Corpo Forestale dello Stato

Sul web anche una petizione contro la soppressione del Corpo Forestale

Tutti con il Corpo Forestale dello Stato, imminente bersaglio della razionalizzazione targata spending review. Il fronte di solidarietà al CFS, nato dopo l'annunciata ipotesi di accorpamento alla Polizia di Stato – previsto dal ddl Repubblica Semplice di riforma della Pubblica Amministrazione – è così trasversale da metter d'accordo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con lo scrittore Roberto Saviano.
 
“Il riordino delle Forze di Polizia non può passare attraverso la soppressione del Corpo Forestale dello Stato: disperdere un patrimonio di competenza così importante per la protezione dell'ambiente, dell'agricoltura e del territorio sarebbe un grave errore”, ha dichiarato Berlusconi. “Il Corpo Forestale ha un pregio enorme – spiega l'autore di Gomorra sulle colonne de L'Espresso – quello di essere davvero presente nelle zone emarginate del nostro Paese, di riuscire a portare in quelle aree la cultura concreta della legalità, del lavoro e della tutela dell’ambiente. E di essere credibile soprattutto con chi diffida dello Stato”. Si tratta di “razionalizzare per rendere inefficiente”, punta il dito Saviano. 
 
La solidarietà ai 7.200 agenti del CFS, a rischio “eliminazione”, arriva anche da migliaia di utenti in rete. La petizione lanciata su Change.org per dire “No alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato” in pochi giorni ha superato i 57.500 sostenitori, mentre su Facebook la pagina “Salviamo il Corpo forestale dello Stato” sfiora gli 8.000 membri. Hanno palesato la loro contrarietà al ddl di riforma anche Legambiente, Libera, Greenpeace, Slowfood.

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