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Crollo dell’autostima nelle giovani ragazze, colpa dei Social?

Gli strumenti virtuali e Social, oggi a disposizione delle adolescenti, distorcono la loro percezione della realtà minando spesso l’autostima nell’età più delicata

Social, autostima e adolescenza, quali sono i legami di questa triade?

L’impatto che la pubblicità del famosissimo  brand di personal car ‘DOVE’, sta avendo sul circuito dei social, ci deve obbligatoriamente far riflettere su una problematica troppo spesso ignorata o sottostimata.

Quella dei giovani e le insicurezze che vivono. Il noto brand ha ideato un video ‘Reverse selfie’, per focalizzare l’attenzione sui danni provocati nei confronti dell’ autostima, specie  nelle giovani ragazze, dovuto alle immagini di bellezza iconizzate troppo spesso postate sui social.

Social, Photoshop e le ripercussioni sull’autostima delle giovanissime

L’utilizzo di strumenti come, Photoshop per ritocchi estetici, in passato era ad uso esclusivo di esperti grafici (graphic designer), veri e propri consulenti di star e influencer.

Tuttavia con lo sviluppo delle nuove tecnologie e la possibilità di utilizzare le stesse da parte di un pubblico sempre più vasto e giovanile, si sta avendo come conseguenza più diretta quella di gravi ripercussioni psicologiche riferibili all’autostima nelle nuove generazioni.

Nel caso specifico dello spot pubblicitario del noto brand  ‘DOVE’  la protagonista del video è Grace, una giovane ragazza che pubblica una foto sui social. Attraverso la tecnica del ‘Reverse selfie’ nello spot l ‘azione torna indietro invertendo gli atti dei vari ritocchi praticati.

Dall’ immagine iniziale in cui appare  una ragazza dalla straripante bellezza, si arriva dopo  passaggi successivi e la completa esclusione di tutti gli artifici del software fino a svelare il vero volto di una ragazza acqua e sapone. La realtà è un’altra, non meno bella, ma sicuramente più reale di quella iniziale. È all’interno di questo spazio tra reale e artificioso che l’autostima delle nostre giovani subisce forti condizionamenti.

Social Media, Adolescenza e Pandemia


L’apparire è una dimensione accattivante di per sé che appartiene a tutte le generazione, figuriamoci per quella adolescenziale in cui vi è la scoperta del corpo e il bisogno di accettazione.

Per cui l ‘adolescenza diviene una tappa fondamentale del processo di crescita, con tutto il fascino ma anche con tutte le fragilità che porta con sé. L’adolescenza è un momento di passaggio in cui si costruiscono le fondamenta della propria immagine e del proprio futuro di adulto.

Questo periodo di transizione tra  pubertà e il diventare grandi, prevede una costante evoluzione con  continue trasformazioni  sia fisiologiche che psicologiche.

E in questo processo entrano con prepotenza proprio i nuovi social media che oggi sono presenti in ogni aspetto della vita e in particolar modo nella vita dei giovani che ne usufruiscono attraverso i diversi dispositivi a cui fanno riferimento. Lo fanno determinando e influenzando non soltanto i comportamenti, ma ancor più alcune delle strutture psicologiche e caratteriali ancora in fase di definizione.

Una percezione distorta della realtà che condiziona l’immagine di sé

I modelli a cui si ispirano le nuove teenager sono foto di ragazze truccate, ritoccate e fhotoshoppate che danno una percezione distorta della realtà.

Cosi la necessità di proporre l’immagine di se priva di imperfezione, diviene prerogativa assoluta per far parte del contesto social, specie in questo periodo di pandemia, dove la relazione fra coetanei si è limitata esclusivamente a contesti online divenendo artificiosa e sempre meno legata alla realtà.

La condivisione dell’ immagine di sé stessi assume importanza prioritaria rispetto ai contenuti che possono essere scambiati, assorbendo di conseguenza tutto l’investimento emotivo che ne consegue.

Lo schermo dello smartphone diviene il nostro specchio magico dove tutto è possibile e dove possiamo diventare, tutti e nessuno. Il risvolto di questa artificiosa magia presenta il conto che finisce per gravare sulla propria autostima nel momento in cui l’artificio del software non può contribuire più ad offrire ciò che si è proposto. Ecco allora che vivere la realtà può divenire un tabù.

Il Social come punto di aggregazione e il Social come motivo di isolamento

L’ iconizzazione di una bellezza stereotipata caratterizzata dalla perfezione di lineamenti è sempre assoggettata ad un numero di like, finisce per condizionare inevitabilmente anche il vissuto quotidiano di molti adolescenti.

Il timore di tradire le aspettative create attraverso i contatti dei vari social, impediscono sempre più spesso l’incontro con i pari nella realtà.

Si osserva  in campo psicologico una forte tendenza all’isolamento nei nostri giovani, una chiusura relazionale che va oltre il mero aspetto fisico determinando nelle nuove generazioni un terreno estremamente fertile all’insicurezza.

La paura di non rispondere ai canoni di bellezza  fa in modo che ogni altra risorsa a disposizione venga messa in secondo piano, impedendo così la possibilità di esprimere se stessi.

L’imperfezione fisica appartiene all’essere umano fin dai tempi più antichi. La storia stessa ci racconta di personaggi che hanno trasformato le loro imperfezioni  in nuovi canoni di bellezza, risultando particolarmente affascinanti proprio grazie a queste. Nel jet set mondano sono numerosi i casi di donne o uomini che proprio in funzione di  quel  particolare fisionomico, hanno fondato il proprio successo.

Adrien Brody, malgrado i lineamenti marcati e non del tutto rispondenti ai canoni comuni di bellezza risulta uno degli attori più affascinanti di Hollywood, la stessa Jennifer Haniston con la sua normalissima fisicità e semplicità.

E anche Vanessa Paradis con il suo sorriso imperfetto, Huma Thurman con il mento pronunciato, sono testimoni di una bellezza non artificiosa che li ha resi tra i personaggi più affascinanti del mondo reale. La perfezione non esiste.

Social e Autostima: la vera bellezza è nell’unicità e nell’originalità


Questo è il vero messaggio che deve passare. La vera bellezza non è costituita da immagine finte di ragazze plastificate, ma di ragazze vere e belle anche con qualche imperfezione. Perché la cosa più importante è che ognuno di noi ha una sua particolarità ed è unico e speciale per quello che è realmente.

L ‘autostima è una conquista personale che si costruisce e si mantiene nel tempo. Curare la relazione con se stessi e scegliere di avere intorno contenuti che ci arricchiscono invece di impoverirci è di fondamentale importanza.  Invertire la tendenza proprio come nella pubblicità del famoso brand in cui  si inverte il filmato, diviene fondamentale per proteggere le nuove generazioni.

L’ autostima è un concetto psicologico che non si costruisce esclusivamente all’interno dell’individuo, ma ha determinarla contribuisce anche l’ambiente circostante ed è per questo che ci dobbiamo tutti sentire responsabili.

In collaborazione con la Dottoressa Federica Cucchiara

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