Prima pagina » Cronaca » Corteo residenti e CasaPound contro il degrado di Roma

Corteo residenti e CasaPound contro il degrado di Roma

“Marino hai distrutto la città” e “Stop a insediamenti abusivi e centri di accoglienza. Prima gli italiani”

Stamani, CasaPound Italia ha sfilato da piazza dell'Esquilino a piazza Venezia per dire "basta al degrado" e sfiduciare il sindaco "che ha distrutto la città".

"Marino, guarda che hai fatto, hai distrutto una città" – recita uno dei primi striscioni del corteo. "Alcuni italiani non si arrendono", "Settecamini: difendiamo il nostro quartiere", "Marino, Cutini, Sciascia, prima gli italiani!", "Tor Sapienza quartiere alla diossina": sono solo alcuni dei tanti slogan di una piazza gremita di tricolori che ha visto presenti anche i comitati dei residenti di Settecamini, Prenestino, Casal Bertone, Tor Sapienza, Ponte di Nona, Magliana e Casalotti.

Ci sono "quartieri che si sentono abbandonati dalle istituzioni al loro destino di 'terra di nessuno', considerati poco più di discariche a cielo aperto da utilizzare per le più svariate esigenze" – sottolinea Mauro Antonini, responsabile di Roma Est per CasaPound Italia. "Non è questione di razzismo o di 'intolleranza' – prosegue Antonini, secondo cui – i romani vengano discriminati, emarginati e vessati nei loro stessi quartieri solo perché un'amministrazione inetta non riesce a gestire la situazione".

Presente alla manifestazione anche l’eurodeputato della Lega Mario Borghezio. L'esponente del Carroccio, già in campagna elettorale, si era interessato dei problemi dell'Esquilino e, più in generale, aveva preso impegni precisi sul fronte della lotta al degrado e della ferma opposizione a nuovi centri di prima accoglienza.

Proprio in ordine a quest'ultimo aspetto, "non c'è alternativa: a Roma va messo un freno all'apertura scriteriata di nuovi centri d'accoglienza e va riportata la legalità rispetto agli insediamenti abusivi che proliferano in tutta la città", ha concluso Antonini.

*Guarda la gallery della manifestazione di oggi

Lascia un commento