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Corso Francia. Per le famiglie di Gaia e Camilla fine pena mai, per Genovese niente galera

La madre di Gaia commenta: “Non vedo l’ora di raggiungere mia figlia. Senza di lei non vivo più, era il motivo della mia esistenza”

Pietro Genovese

Pietro Genovese

Come riportato da Il Tempo, Gabriella Saracino, la madre di Gaia Von Freymann, è intervenuta sull’omicidio stradale che ha coinvolto sua figlia e l’amica Camilla Romagnoli, uccise dal veicolo guidato da Pietro Genovese nel dicembre del 2019 a Roma. Le due giovani ragazze, si trovavano sulle strisce pedonali di Corso Francia quando avvenne il tragico evento.

Il giudice per le indagini preliminari di Roma, il 19 dicembre condannò il figlio del noto regista a 8 anni di carcere. Otto anni diventati in seguito 5 anni e 4 mesi in appello, con Genovese che però non ha scontato nemmeno un giorno di prigione. Niente galera, ma solo risarcimenti e assegni da 180mila euro a ciascuno dei quattro genitori, grazie appunto allo sconto di pena.

“Non vedo l’ora di raggiungerla”

“Non vedo l’ora di raggiungere mia figlia. Gaia era il mio mondo – commenta Gabriella -, il motivo della mia esistenza. Sono una donna separata e Gaia era la mia unica meravigliosa figlia e sopravvivere a lei è umanamente non concepibile e affrontabile. Ho segnali di presenza tutti i giorni, lo dico in modo laico, e so che lei non vorrebbe che io soffrissi ma, ad oggi, mi è impossibile”.

Una madre ma anche un’amica

“Gaia era una ragazza piena di entusiasmo, di energia positiva e con una vitalità e voglia di vivere contagiosa. Una ragazza piena di sogni, ben chiari, e progetti. Era divertente e amava la vita ed io con lei parlavo di tutto, dai problemi della adolescenza a quelli sessuali o di relazione. Mi consigliava nel vestirmi e nel truccarmi… insomma ero sua madre ma anche amica.

Avevamo programmato un viaggio per Natale noi due sole a Barcellona. Viaggiare con mia figlia era meraviglioso e proprio la sera dell’incidente avevamo parlato di questo. Ho impresso nella memoria la luce speciale che aveva quel 21 dicembre mia figlia negli occhi. Era più bella del solito”.

La tragica sera…

Doveva andare a pattinare, in realtà sono andati a mangiare una pizza a Ponte Milvio ma quella sera rincontrò il suo fidanzatino Francesco con cui si erano lasciati da poco… A mezzanotte e ventuno minuti Gaia mi chiama e mi dice ‘non sai cosa è successo, ho rincontrato Francesco e lui mi ha guardato come mai ha fatto. Ti devo raccontare tutto’. A mezzanotte e ventisette Gaia e Camilla vennero investite e uccise”.

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