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Coronavirus. Ricercatrici che lo hanno isolato saranno ospiti a Sanremo?

Sanremo 2020 è iniziato tra accesi dibattiti intorno alla figura della donna, le tre ricercatrici potranno dare un esempio diverso?

Sanremo 2020 è iniziato con diverse polemiche, partite dalle affermazioni del presentatore Amadeus sulla co-conduttrice e fidanzata di Valentino Rossi, “donna che sa stare un passo indietro”, è poi continuato in picchiata con le petizioni e il sollevarsi di voci di ogni partito e associazione contro Junior Cally, uno dei 24 big in gara, rapper dal viso coperto accusato di inneggiare alla violenza di nenere, soprattutto col suo brano “Strega”, del 2017. Francesca Sofia Novello ha difeso Amadeus, dicendo che molti hanno travisato le sue parole, e che piuttosto lui intendeva lodare come lei stessa non ha cercato di approfittare e sgomitare per ottenere notorietà dalla fama del suo compagno.

In questo contesto comunque di spettacolo e di show, è esplosa l’epidemia di coronavirus dalla Cina, che ha spostato l’attenzione mediatica e dell’opinione pubblica dal palco dell’Ariston al centro di Wuhan, città-focolaio del virus che ad oggi sta facendo più vittime della Sars. In questo complesso fluire di paure, informazioni utili, complotti e fake news, tre ricercatrici dello Spallanzani e due ricercatori, in team, ieri 2 febbraio, hanno dato un contributo fondamentale nel percorso verso la cura del coronavirus, riuscendo a isolarlo. Un esempio di eccellenza scientifica italiana, un orgoglio del nostro paese che da speranza al mondo intero nel tragitto verso la formulazione di una terapia contro questo microrganismo. Così è nata la proposta di dare uno spazio agli scienziati protagonisti di questa impresa, a Sanremo, per dare un esempio questa volta di merito indiscusso, del valore dello studio e della conoscenza, dell’impegno di chi ottiene i suoi risultati passando notti e giorni su libri, provette e pazienti, per salvare ciascuno di noi. Donno che non sono abituate ad essere in modovisione, ma che sanno dare una svolta concreta nel mondo.  Donne che sanno stare un passo avanti, anzi, che più coerentemente non sono interessate a questo tipo di polemiche, donne che semplicemente sanno stare al passo con i loro obiettivi.

“Tutta l’Italia si sta giustamente inchinando alle straordinarie ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato il coronavirus. Avendo trasformato il palco di Sanremo in un momento di riflessione sulla condizione femminile mi auguro che si trovi spazio per esaltare le tre fantastiche scienziate guidate da Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia di Roma. Si dia spazio a loro, a tre donne italiane che sono vanto nel mondo: basterebbe collegarsi con lo Spallanzani durante il festival e ci risparmieremo cosi’ inutili polemiche intorno ad altri interventi previsti”. Lo chiede così il deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulè.

Eppure c’è già chi dice che queste proposte, anche laddove nascono con le migliori intenzioni, trasformano sempre più una manifestazione musicale che dovrebbe essere “leggera” in un campo di battaglia, strumentalizzata con qualsiasi mezzo dalle voci politiche di turno. Cosa ne pensate? speriamo davvero che almeno per questa volta, sapremo mettere da parte rancori ideologici, per dare valore a chi sta lavorando sodo per la vita di tutti.

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