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Come coltivare i bulbi di gladiolo

Coltivare fiori sul proprio balcone cittadino e ottenere dei buoni risultati è possibile? Assolutamente sì!

Coltivare fiori sul proprio balcone cittadino e ottenere dei buoni risultati è possibile? Assolutamente sì! Con i giusti consigli, anche chi abita in mezzo al traffico di Roma ha la possibilità di vivere in maniera molto soddisfacente la propria passione per il giardinaggio. Se ti riconosci in queste parole e sei nello specifico alla ricerca di consigli su come coltivare i bulbi di gladioli, nelle prossime righe puoi trovare alcune dritte che la nostra redazione ha selezionato apposta per te.

Qualche informazione sul fiore

Quando si parla dei gladioli, si inquadrano dei fiori che appartengono alla famiglia delle Iridacee. Le sue origini sono da collegare alla zona dell’Africa e, in generale, all’area eurasiatica. Oggi come oggi, i gladioli si possono trovare in tutto il territorio europeo.

Chi li ama, apprezza soprattutto la loro forma elegante e la lunghezza dello stelo. In linea di massima, questa pianta è diffusa in quanto molto resistente. In alcuni casi, i gladioli possono arrivare a raggiungere il metro di altezza. Detto questo, entriamo nel vivo della procedura di gestione dei bulbi.

Bulbi di gladiolo: come piantarli?

I bulbi di gladiolo possono essere piantati sia nel vaso, sia nella terra del giardino. Il periodo migliore per interrarli è compreso tra la metà del mese di aprile e i primi quindici giorni del mese di maggio. Muovendosi in questo modo, si ha la possibilità di apprezzare la fioritura già a partire dal mese di luglio.

Nel caso specifico dell’interramento in giardino, prima di procedere è necessario vangare l’area scelta per la piantumazione. In tal modo, è possibile eliminare sassi e radici, elementi che potrebbero rivelarsi un ostacolo per la crescita delle piante.

Cosa dire in merito alla coltivazione dei gladioli nei vasi? Che in questo caso ci si può orientare senza problemi verso il terriccio organico. Per renderlo ancora più performante, è consigliabile aggiungere del concime. Chi opta per questa alternativa, ogni 4/5 anni dovrebbe effettuare un travaso (l’optimum sarebbe farlo nei mesi primaverili).

Cosa sapere sull’esposizione

Passiamo ora alla parentesi dell’esposizione. Ricordiamo innanzitutto che i gladioli sono fiori che hanno bisogno di tanta luce. Da questo punto di vista sono molto diversi rispetto ad altre piante, che possono soffrire non poco a causa dell’esposizione alla luce del Sole diretta.

Chi vuole coltivare questi fiori nel giardino di casa, non ha quindi delle indicazioni particolarmente stringenti per quanto riguarda la zona dove piantarli. Fondamentale è fare attenzione al vento. Come già detto, i gladioli sono fiori caratterizzati da steli particolarmente lunghi. Il vento, a lungo andare, può aumentare il rischio che si spezzino.

Come annaffiare i gladioli

Un altro aspetto molto importante da considerare quando si parla della coltivazione dei gladioli riguarda le modalità migliore per annaffiarli. Cosa dire a tal proposito? Che abbiamo a che fare con un fiore che ha bisogno di quantità consistenti di acqua. Questo vale soprattutto nei mesi estivi dell’anno, caratterizzati da temperature particolarmente alte e, soprattutto, periodo del culmine della fioritura.

Principali malattie

Concludiamo ricordando che, in linea di massima, il gladiolo è una pianta particolarmente resistente. Per gestirlo al meglio, è bene avere presente il fatto che si tratta di un fiore particolarmente sensibile agli attacchi di funghi e parassiti.

Cosa si può fare per proteggerli? Il primo e semplice trucco prevede il fatto di controllare ogni settimana lo stato delle proprie piante. Molti dei parassiti possono essere facilmente individuati a occhio nudo anche da chi non è giardiniere professionista.

Per quanto riguarda i consigli utili per prevenire e combattere i funghi, evidenziamo che, in generale, la loro presenza comporta un cambiamento della cromia dei petali del fiore e l’insorgenza di macchie.

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