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Caso lolite romane, il Garante della Privacy contro la stampa

Aperta un’istruttoria. Il Garante: “Tutelare il diritto del minore alla riservatezza”

Il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria, in merito alla strumentalizzazione di certa stampa della vicenda del book delle lolite romane.

“Per l'ennesima volta un caso di cronaca che vede coinvolte minorenni diventa lo spunto per una spettacolarizzazione morbosa di vicende giudiziarie. Non si può trasformare l'informazione in una fiera del voyerismo” – afferma il Garante, che “stigmatizza con forza il comportamento di alcune testate che oggi, nel dar conto del caso delle minorenni romane raggirate da un fotografo di moda, hanno riportato dettagli e particolari eccessivi”.

Il Garante richiama, dunque, “tutti i media e i siti web al più rigoroso rispetto dei principi sanciti dalla Carta di Treviso e dal Codice deontologico dei giornalisti. Pur nel legittimo esercizio del diritto di cronaca su fatti di rilevante interesse pubblico – si legge in una nota – gli organi di informazione devono astenersi dal riportare dettagli e dati personali che possano rendere in qualunque modo identificabili i minori, evitando ogni forma di accanimento giornalistico, così come di soffermarsi su particolari superflui che non aggiungono nulla alla conoscenza dei fatti, ma che appaiono rivolti solo a sollecitare la curiosità dei lettori”.

“Il diritto del minore alla riservatezza, specie quando è persona offesa, deve essere sempre considerato come primario rispetto al pur doveroso diritto di cronaca” – conclude la nota.

Il Garante resta in attesa dell’esito dell’istruttoria e si riserva di adottare provvedimenti nei confronti delle diverse testate che abbiano violato i principi sopra richiamati, a partire da quelli della liceità e della essenzialità dell'informazione.

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