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Caro energia, in arrivo bonus bollette per lavoratori privati. Ecco chi ne ha diritto

In arrivo una soluzione contenuta nel decreto aiuti bis, destinata a dipendenti e lavoratori privati per contrastare il caro energia

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Caro energia, un tema di stretta attualità che sta destando più di qualche preoccupazione agli italiani. Bollette salate, con aziende e lavoratori privati in difficoltà. C’è però un bonus bollette, una misura inserita nel decreto aiuti bis in grado forse di arginare, per lo meno parzialmente, la problematica.

È l’incentivo che può essere erogato dalle aziende, che si aggiunge al contributo una tantum da 200 euro, destinato a lavoratori e pensionati aventi reddito inferiore a 35 mila euro.

Un bonus destinato solo a dipendenti e lavoratori privati

Esclusi dalla soluzione quei lavoratori di pubbliche amministrazioni che già usufruiscono di stipendio fisso. Il bonus infatti sarà erogato come sostegno di dipendenti e destinato al pagamento di bollette di acqua luce e gas elettrica.

Non è prevista una imposta sul contributo, poiché la soluzione non è considerata nel reddito.

Come funziona il bonus

Come funzionerà il bonus in busta paga? Rientrano nell’agevolazione tutte le erogazioni in denaro dirette al pagamento dell’utenza o a rimborso di quelle spese dai dipendenti. Sarà necessario che il datore di lavoro richieda ai dipendenti i documenti giustificativi relativi alle spese energetiche sostenute, come le fatture. Una prassi necessaria, per un controllo necessario a evitare di comprendere utenze non previste.

Quest’ultime, possono essere intestate al lavoratore ma anche a un familiare convivente.
Sono rilevati quindi, anche i compensi concessi al coniugeai figli ed agli altri familiari del dipendente, a prescindere se siano o meno fiscalmente a carico.

Come ottenere il bonus

Per usufruirne, non sarà necessario fare domanda, sarà infatti il datore di lavoro a scegliere se utilizzarlo, ed eventualmente a quali lavoratori riservarlo. Per capirci, essendo a discrezione del titolare, potrebbero in alcune aziende essergi dipendenti che lo riceveranno, a differenza di altri, che non godranno della misura .

Resta da sciogliere il dubbio in merito all’erogazione del contributo che rientra tra i servizi presenti come welfare aziendale per i dipendenti, che passa da 258 a 600 euro l’anno

La misura, a quanto pare resterà attiva per tutto l’arco del 2022