Canyon, necropoli e un ponte romano nascosto | A due passi da Roma esiste un luogo che sembra uscito dall’Amazzonia

Alla scoperta delle Forre di Corchiano - Romait.it - foto Canva
Nella campagna laziale si nasconde un luogo affascinante e unico nel suo genere, dove è possibile ripercorrere la sua incredibile storia.
Nonostante Roma sia conosciuta per le innumerevoli opere di carattere storico-artistico sparse lungo le vie principali, questa città in realtà offre molto di più, soprattutto se ci sposta nella periferia e si giunge nella campagna più incontaminata.
Qui infatti si trovano dei gioiellini naturali mozzafiato, che catturano subito l’attenzione dei visitatori per il loro fascino e la loro storia unica. Insomma, un’esperienza da non perdere assolutamente, soprattutto se si desidera esplorare i “tesori” meno conosciuti della Capitale.
Oggi vogliamo proprio parlarvi di uno di questi ultimi. Immerso nella natura selvaggia, il luogo in questione ospita, tra le altre cose, una maestosa cascata da cartolina e tracce di antiche civiltà. Si tratta del Monumento naturale delle Forre di Corchiano.
Alla scoperta delle Forre di Corchiano
Nominate Monumento naturale della Regione Lazio nel 2008, le Forre di Corchiano rappresentano una delle decine e decine di aree protette presenti sul territorio. Una delle maggiori attrazioni è il corso del Rio Fratta, un torrente e affluente del Tevere.
Quest’ultimo, che scorre lungo il centro storico, è caratterizzato da una ricca flora e fauna e culmina in una suggestiva cascata. Come accennato in precedenza, sono presenti anche rilevanti testimonianze del passato, tra cui piccole caverne di origine preistorica e protostorica, tombe e un ponte di epoca romana.

Un percorso di esplorazione immersiva
Per percorrere nel migliore dei modi il Monumento naturale, si consiglia di cominciare dal piazzale San Biagio di Corchiano, che conta poco più di 3500 abitanti. Quindi ci si può addentrare lungo la Via Cava della Spigliara, anche chiamata del “Sasso Pendulo”, per la presenza di un enorme masso incastrato tra le pareti.
Proseguendo si incontrano cascate e una folta vegetazione, e si arriva nella Tagliata Falisca Via Cava di Sant’Egidio. Si tratta di una strada scavata nel tufo, che raggiunge un’altezza di oltre 10 metri. Quindi ci si imbatte in quello che è noto come “Orto del Sambuco”, dove è situata l’omonima cascata e due sorgenti d’acqua. Rientrando verso il borgo romano, si può ammirare la Necropoli del Soccorso, rinvenuta nell’Ottocento: degne di nota sono le pregiate decorazioni presenti negli ingressi.
