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Bergoglio fra pizza, poveri e bambini: il cocktail demagogico-buonista dell’anti papa Francesco

Ricordiamo, ancora, l’episodio della presunta “visita a sorpresa” di Bergoglio a un negozio di dischi al Pantheon

Bergoglio, PizzAut

Bergoglio, PizzAut

Il fatto che dei ragazzi autistici lavorino in una comunità e siano anche impegnati nel fare del bene ai poveri è una cosa bellissima, nobile ed esemplare.

Non ci convince, però, che tale realtà venga utilizzata, nella Giornata dedicata all’autismo, a fini demagogico-propagandistici da una persona che non ha titolo per fare il papa e non tenta nemmeno di giustificare la propria posizione.

Bergoglio, PizzAut
Bergoglio, PizzAut

Siamo consapevoli di affermare cose gravi e impopolari, ma il compito dei giornalisti non è quello di scrivere ciò che vorreste sentirvi dire: per quello ci sono i politici. Abbiamo infatti documentato – in un’inchiesta durata due anni, per circa 200 articoli frutto di almeno 600 ore di lavoro (gratuito), articolata in 60 capitoli che troverete in fondo a questo articolo QUI – come il vescovo Bergoglio non sia il papa in quanto il vero Santo Padre, Benedetto XVI, costretto a togliersi di mezzo dai poteri forti e dalla Mafia di San Gallo, si è ritirato in sede impedita (canone 412) e il papa è sempre e solo lui.

Quindi, in ottica di fede, non si tratta di “legalismi clericali” per usare un’espressione cara a Bergoglio. Francesco non ha l’investitura da Dio per essere papa (il munus petrino), pertanto non è infallibile ex cathedra, non è assistito dallo Spirito Santo nell’insegnamento ordinario (art. 892 del Catechismo) e, anzi, come abbiamo illustrato la scorsa volta QUI , ha una spiritualità tutta sua, lontana dal Cattolicesimo e decisamente inquietante per le marchiane vicinanze col mondo esoterico, la massoneria QUI e il neopaganesimo.

Tuttavia, questa gravissima impostura si regge grazie a una propaganda continua e omnipervasiva che poggia esclusivamente su base mediatico-emozionale: una vera ipnosi di massa. Il presunto papa Francesco ha fatto il lavaggio del cervello a milioni di persone, grazie al potentissimo ausilio dei media, e ha imposto la narrativa del “papa buono, santo, misericordioso, accogliente con tutti e vicino agli ultimi”.

Vediamo se è vero: vi citiamo alcuni episodi recentissimi e incontestabili in merito a tale forma di plagio, in modo che possiate farvi un’idea.

Konrad Krajewsky, l’elemosiniere di Bergoglio che ha appena concelebrato con lui la pseudo-consacrazione della Russia, dell’Ucraina etc., con la scusa di venire incontro alle famiglie povere, nel 2019 riallacciò abusivamente la corrente a un palazzo occupato, dove ancor oggi continuano a prosperare spaccio di droga e altri gravi illeciti. Krajewsky dichiarò che avrebbe pagato i 300.000 euro di bolletta arretrata, ma la società elettrica Hera ci informa che non l’ha mai fatto. Siccome Krajewsky è elemosiniere di Bergoglio, il “papa” ha un debito di 300.000 euro con una società italiana che non ha mai saldato, da tre anni, per mantenere una situazione di grave illegalità di cui fanno le spese i cittadini romani. Vi sembra normale?

Forse non ha il denaro, come affermato da lui stesso due giorni fa QUI: «Io non guadagno niente, ma proprio niente! Mi mantengono, e se ho bisogno di qualcosa, chiedo». Sicuri? Eppure, dall’affare del card. Becciu è emerso che aveva 20 milioni di euro sul conto personale QUI.

Ancora, la trasmissione da Fabio Fazio che fu stra-annunciata da tutti i giornali come una diretta. Né il Vaticano, né Bergoglio smentirono la notizia, ma fu l’orologio dello stesso Francesco a tradirlo: segnava le 17.00 mentre la presunta diretta andava in onda alle 20.00. QUI Se non è stato lo stesso Bergoglio a far diffondere la notizia della diretta, il Vaticano ha certamente lasciato dire ai giornali senza smentire: hanno mantenuto in piedi una bugia perché mediaticamente faceva effetto.

Ricordiamo, ancora, l’episodio della presunta “visita a sorpresa” di Bergoglio a un negozio di dischi al Pantheon. Lo stesso “Francesco” ha sostenuto esplicitamente che un giornalista si trovava lì “per caso” e scattò una fotografia. Noi scoprimmo che si trattava del vaticanista, fotografo, biografo, documentarista di Bergoglio, un professionista che fa i viaggi con lui e lo segue passo passo.

Le probabilità matematiche che Bergoglio e uno dei 200 vaticanisti accreditati a Roma si fossero incontrati casualmente in un negozio romano sono dello 0,000000062%. Quindi, la “visita spontanea” era stata debitamente preparata, ergo Bergoglio ha mentito, almeno al 99,9999938%, ribadendo tre volte questa assurdità dell’incontro casuale, anche nella finta diretta da Fazio. QUI

Per avere un’idea della potenza della macchina propagandistica che mantiene questa impostura, vi rimandiamo al film Netflix “I due papi”, una mistificazione assurda e totale, dove si vede un Benedetto XVI che, prima bramoso di essere eletto, poi vuole dimettersi proprio per lasciare il papato a Bergoglio. L’esatto contrario della verità. Nel film, addirittura, Antony Hopkins-Ratzinger dice che “non sentiva più la voce di Dio fin quando il Signore non gli ha parlato con la voce di Bergoglio (!) dicendogli «ora va’, mio servo fedele»”. QUI

Vi rendete conto?

Quello di cui, purtroppo, contro il nostro interesse, dobbiamo doverosamente e dolorosamente informarvi è che vi stanno turlupinando Bergoglio non è il papa e, se fosse davvero cattolico, il suo primo e inderogabile atto di vera carità dovrebbe essere quello di cedere immediatamente il trono al papa Benedetto in sede impedita, mettersi in ginocchio davanti a lui e implorare il suo perdono.

O quanto meno, se, in buona fede, ritenesse di occupare legalmente il trono di Pietro, atto di indispensabile carità e verità dovrebbe essere quello di chiarire pubblicamente la propria posizione con 1 miliardo e 285 milioni di fedeli che hanno diritto di sapere se lui ha le carte in regola con Dio. Anche perché questi fedeli erogano offerte, 8 x 1000, lasciti testamentari, donazioni etc. pensando di beneficiare la Chiesa cattolica e non una chiesa antipapale.

La dura realtà è che vi stanno raggirando sfruttando le vostre migliori qualità: il vostro millenario, inconscio rispetto per il papa, la vostra fede, sensibilità e compassione. Leggiamo infatti che Nico Acampora, educatore e fondatore di PizzAut, (l’associazione per ragazzi autistici di cui sopra) ha dichiarato: “Incontrare il Santo Padre ci ha regalato un’emozione fortissima“. Appunto: emozioni, emozioni, emozioni. La tecnica di “scendere in mezzo al popolo”, “come uno di noi” era roba da dittatura sudamericana anni ’60. I dittatori hanno sempre indugiato in queste operazioni propagandistiche, baciando bambini, regalando fiori alle donne, stringendo le mani del popolo e “rompendo il protocollo”. Sistemi vecchissimi e risaputi.

Bergoglio ha quindi appena impiegato un cocktail buonistico-demagogico micidiale per catturare la vostra simpatia emozionale con un distillato di “essenze” irresistibili: bambini autistici, pizza, carità esibita per i poveri, ha perfino indossato un grembiule da pizzaiolo sulla talare bianca del Vicario di Cristo, (che indossa abusivamente). Gli slogan, poi, sono quelli a bassissima frequenza da reclame televisiva del tipo “un mondo più giusto è possibile”; “vietato calpestare i sogni”; “un’economia che mette l’uomo al centro” e altre banalità, di facilissimo appeal.

Verificate pure quanto affermiamo nei link: poi ragionate con la vostra testa e, se volete, domandatevi a chi vi state affidando.