Bamba del mese, quando non si sa nulla ma se ne parla lo stesso…
Torna ancora in versione trigesimale l’anti-premio creato dall’attuale direttore editoriale de “Il Giornale” Vittorio Feltri: con tre casi (più uno) che ruotano intorno ai “tuttologi del web”

Bamba del mese (© Chivista / Wikimedia Commons)
Nuova puntata del “Bamba del mese”, versione trigesimale dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri come ironico omaggio al meglio del peggio dell’ultimo periodo. Anche in questa circostanza sono stati selezionati tre “casi amari”: che hanno per protagonisti assoluti i cosiddetti “tuttologi del web”.

Un caso hors catégorie
Torna quindi il “Bamba del mese” che, analogamente all’omologo settimanale, si apre con una vicenda considerata hors catégorie per non togliere suspense alla surreale competizione. È l’epilogo del processo per gli stupri di Mazan, l’affaire del “francese della porta accanto” che drogava la moglie e la faceva violentare da altri uomini.

Dopo una raffica di condanne in primo grado, in 17 avevano preannunciato appello, ma solo uno, ricorda Ouest France, ha poi deciso di tornare effettivamente alla sbarra. Dove, aggiunge France 24, si è visto aumentare la pena da nove a dieci anni. Aspettiamo con ansia il ricorso in Cassazione.
Il “Bamba del mese”
Restando oltreconfine, la cassandra svedese dell’antiscientificità sul climate change, nel frattempo convertitasi all’antisemitismo, ha “denunciato” via social «la sofferenza dei prigionieri palestinesi». Come però riporta Il Giornale, nel carosello di immagini ha inserito la foto di un ostaggio israeliano rapito dai terroristi di Hamas il 7 ottobre 2023. Quando si dice pro-Pal…are menzogne.

Ci riporta in Italia il Governatore toscano Eugenio Giani che, scrive il Corsera, nella recente campagna elettorale ha affermato che la sua Regione confina «con la Lombardia». Facendo venire qualche dubbio su quale uso faccia della cartina.

Niente però batte l’ormai leggendario epic fail in cui è incorso il giornalista Bruno Vespa. Il quale, per attaccare – pretestuosamente – il tennista Jannik Sinner, come rileva l’Adnkronos ne ha elogiato il rivale spagnolo immaginario “Alvarez” (anziché Alcaraz).
Una gaffe che dimostra che c’è chi non sa di cosa sta parlando, ma si sente “in dovere” di parlarne lo stesso. E si merita webetianamente il “Bamba del mese”.



