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Bamba del mese, dal calcio inglese ai calci all’inglese è un attimo

Nuova edizione, ancora trigesimale, dell’anti-premio ideato da Vittorio Feltri: per cui sono stati selezionati tre nuovi “casi amari”, di stampo prevalentemente albionico-pallonaro

Bamba del mese

Bamba del mese (© Chivista via Wikimedia Commons)

Nuova edizione, una volta di più in versione trigesimale, del “Bamba del mese”. L’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri per omaggiare ironicamente il meglio del peggio del recente passato. E per il quale, come sempre, sono stati selezionati tre “casi amari”, per l’occasione di stampo prevalentemente albionico e pallonaro.

Bamba del mese
Bamba del mese (© Chivista via Wikimedia Commons)

Un caso hors catégorie

Torna ancora, dunque, il “Bamba del mese” che, come sovente accade con la controparte settimanale, si apre con una vicenda contrassegnata come hors catégorie. È l’epic fail in cui è incappata La Repubblica annunciando, come nuovo allenatore della Salernitana, Filippo Inzaghi, ma corredando l’articolo con un’immagine del fratello Simone, tecnico dell’Inter. Dalle parti di Largo Fochetti hanno poi modificato il pezzo, che è il motivo dell’esclusione dalla nomination: peccato, però, che esistano gli screenshot.

Screenshot de “La Repubblica” che mette la foto di Simone Inzaghi al posto di quella di Filippo Inzaghi
Screenshot de “La Repubblica” che mette la foto di Simone Inzaghi al posto di quella di Filippo Inzaghi

Il “Bamba del mese”

Restando in ambito pedatorio, nella partita Tottenham-Liverpool di Premier League, come riferisce Eurosport, ha fatto scalpore una rete annullata al Red Luis Díaz. Non solo perché motivata da un fuorigioco inesistente, e neppure perché è risultata decisiva per la vittoria finale dei londinesi per 2-1. Bensì per un clamoroso cortocircuito tra l’arbitro, che aveva comunicato “no gol”, e il Var, che aveva capito l’opposto e ha quindi confermato la decisione sul campo. Neanche fossero stati i terzopolisti Matteo Renzi e Carlo Calenda.

Dal calcio inglese a un calcio all’inglese è un attimo, come dimostra una vecchia conoscenza della surreale “competizione” quale Luigi Di Maio. Il quale, scrive L’Espresso, ha cinguettato: «Very much convergence about looking at new avenues to deepen 🇪🇺🇰🇼 strategic partnership».

Solo che very much si può usare davanti a un sostantivo solo se è seguito da un articolo. E al posto di new avenues sarebbe stato meglio new ways, visto che way significa anche “modo”, oltre che (come avenue) “via”. Che può essere della seta o del deserto, ma a Giggino si addice poco comunque.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio (immagine dalla pagina Facebook “European Union in Saudi Arabia”)

È però riuscito a fare di peggio, come riporta il New York Post, un altro habitué dell’anti-premio come Joe Biden. Il quale, parlando dei dati negativi sulla disoccupazione americana, ha fatto riferimento a «lavoratori afroamericani e ispanici, e veterani, quelli senza diploma di scuola superiore». Frase poi corretta dai trascrittori ufficiali che, aggiungendo un provvidenziale and, l’hanno trasformata in «lavoratori afroamericani e ispanici, e veterani, e quelli senza diploma di scuola superiore».

Joe Biden, Trump
Joe Biden (immagine dalla sua pagina Facebook)

Quando però c’è di mezzo la “gaffe machine”, è sempre difficile capire dove sia il confine tra topica e voce dal sen fuggita. Ecco perché Sleepy Joe si merita sintatticamente e semanticamente il “Bamba del mese”.