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Assembramenti giornalisti su Silvia Romano, forze dell’Ordine che fanno? Niente

Gli assembramenti sono da considerarsi sempre una violazione delle norme anti contagio

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Silvia Romano torna a casa

Assembramenti giornalisti sì, cittadini no. Silvia Romano, la volontaria 24enne rapita il 20 novembre 2018 in un villaggio del Kenya e liberata l’8 maggio, è tornata nella sua casa milanese. E’ tornata a casa, dopo avere trascorso 19 mesi di prigionia.

La giovane cooperante ha lasciato Roma in automobile, scortata dalla Polizia, per raggiungere l’abitazione della madre nel quartiere Casoretto di Milano.

La ragazza è stata oggetto di vili critiche sui social media. “Abbiamo liberato l’amichetta dei negri”, e commenti senza alcuna dignità sulla conversione all’Islam.

Gli assembramenti sono assembramenti sempre

Numerosi giornalisti e fotografi si sono recati sotto casa della giovane, oltre agli amici e curiosi. Un nutrito numero di forze dell’ordine, poliziotti e carabinieri, insieme alla Polizia locale, formava un cordone di sicurezza.

L’affollamento dei presenti era tale da violare ogni norma sul distanziamento sociale, in barba ai decreti del governo. Lo spettacolo indecente che ne è derivato, è andato in onda sulle televisioni collegate in diretta.

E tutto si è consumato sotto gli occhi delle forze dell’ordine, che non hanno mosso un dito contro le evidenti trasgressioni commesse dai reporter e fotografi.

Come deve sentirsi un cittadino vittima di sanzione?

Le stesse forze dell’ordine che si sono rivelate deste a denunciare migliaia di italiani per aver violato le misure di sicurezza del governo, non si sono mostrate all’altezza con gli assembramenti dei giornalisti.

Poliziotti e carabinieri pronti ad infierire contro il malcapitato cittadino, non importa se anziano, e spesso calpestando il buon senso, hanno elevato multe sfiorando il ridicolo da nord a sud dello penisola.

E come dovrebbe sentirsi un cittadino che è stato vittima di sanzioni ingiustificate, perché passeggiava o era con l’amico? e chi è stato ligio alle regole per il contenimento del contagio, non uscendo di casa se non nei casi previsti?

Ed è un peccato che non sia intervenuto subito il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è stato pronto a minacciare di chiudere i Navigli. E dove sono i poliziotti che hanno multato i ristoratori qualche giorno fa?

Su Twitter commentano: “Vedo le immagini della ressa e dell’assembramento sotto casa di Silvia Romano: è chiaro che non abbiamo imparato nulla. Nulla. E abbiamo sprecato anche questa crisi”.

“La situazione poco fa sotto casa di Silvia Romano a Milano. Noi però preoccupiamoci di misurare la distanza dei tavolini dei bar“, scrive ironico un utente.

Silvia Romano ha risposto brevemente allo scambio di battute con i giornalisti presenti davanti al portone di casa. Soprattutto ha chiesto il rispetto, limitandosi a dire: “rispettate per favore”.

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