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Armocromia, cos’è la scienza dei colori scelta da Elly Schlein

La segretaria PD ha dichiarato di avere un’armocromista, un’affermazione che ha fatto diventare nero di bile o rosso di rabbia più di qualcuno

Ragazze al trucco

“Ho una consulente d’immagine esperta in armocromia”, lo ha dichiarato in un’intervista la neosegretaria del Pd Elly Schlein a Vogue Italia, un’affermazione che ha fatto diventare nero di bile o rosso di rabbia più di qualcuno, tanto per rimanere in tema di colori. Ma cosa significa armocromia?

Cosa significa “armocromia”?

Armonia dal gr. ἁρµονία “unione”, “proporzione”, “accordo” e -cromìa dal gr. -χρωμία, der. di χρῶμα “colore”. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come monocromia, policromia, discromia, ecc.), in cui significa “colore, colorazione” ci spiega la Treccani.

L’armocromia è una scienza che in base alla combinazione di pelle, occhi e capelli, ma anche forma del viso, corporatura, definisce la palette di colori ideale per l’abbigliamento e gli accessori di ciascuno di noi, cioè la gamma di colori in grado di farci apparire più belli, più giovani, più in forma. La prima regola dell’Armocromia è scegliere i colori da indossare “ripetendo” i propri colori naturali. Facciamo degli esempi: se una persona ha un sottotono di pelle caldo sarà valorizzata da colori caldi, mentre una persona dal sottotono freddo sarà valorizzata da colori freddi.

“L’armocromia nasce negli studi cinematografici con l’avvento della Tv a colori” racconta Luca Mannucci. “In quel momento era importante capire quali colori potessero donare di più alle attrici: così ha preso piede la teoria delle quattro stagioni”, spiega il make up artist a Grazia: l’incarnato inverno con pelle chiara capelli scuri, quello autunno con capelli ramati o castani, l’estate con i vari biondi e occhi chiari…

Schlein, tra grido di liberazione riviste di grido…

La sinistra progressista avanza così cavallo tra stile e arte sciamanica, tra la magia e martketing della comunicazione. C’è da dire che i colori nelle arti occulte e nell’alchimia, quindi nella Grande Opera (passaggio trasformativo da Nigredo, Albedo a Rubedo) da sempre sono considerati forze che veicolano poteri e carisma.

Così mentre il 25 aprile si stava nelle piazze a ricordare la fine dell’occupazione dal nazifascismo al grido di Liberazione, l’icona della nuova sinistra se ne stava in nello studio di una rivista di moda…di grido.

E pensare che una volta, e nemmeno troppo tempo fa, si parlava di colore politico…