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Antonio Vento: “Nel DNA di Meloni-Salvini c’è scritto xenofobia”

“Proporrei al Comune un Comitato Etico che garantisca i cittadini da ogni abuso dei dipendenti pubblici, compreso sindaco e assessori”

Le elezioni comunali a cui sono chiamati i romani il prossimo 5 giugno sono un appuntamento molto delicato, ricco di incertezze, anche alla luce del fallimento degli ultimi due sindaci e degli scandali che hanno sommerso la Capitale negli ultimi anni. Di questo e di altri temi centrali che riguardano il presente ed il futuro di Roma, ne parla il professor Antonio Vento, candidato al consiglio comunale nella lista Roma Torna Roma per Giachetti sindaco.

Gli scandali che hanno investito la politica romana, su tutti Mafia Capitale, ha scoraggiato e sfiduciato i cittadini. Cosa serve per far recuperare credibilità alla politica?

Proporrei al Comune la costituzione di un Comitato Etico che garantisca i cittadini da ogni abuso e da ogni anomalo comportamento inerente all'attività pubblica di tutti i dipendenti, compreso sindaco e assessori. Quindi lotta a tutto campo contro la corruzione e contro gli abusi a qualunque livello della scala burocratica e amministrativa. Controllo del rispetto delle deontologie professionali.

Un’altra delle problematiche della Capitale è quella legata al traffico e alla viabilità.

La viabilità a Roma è stata sempre un problema di primo piano; comunque per migliorare in senso umano la viabilità  e per renderla meno inquinante punterei su alcune premesse generali, prima di scendere nel particolare: proporrei lo sgombero degli uffici e dei ministeri dal centro storico, trasferendoli in un nuovo quartiere, dedicato tutto all'attività burocratica, politica e amministrativa. Poi, a partire dal centro storico, reso isola pedonale, dividerei tutta la topografia della città in tre cerchi concentrici, che delimitano tutti gli spazi da percorrere: cerchio rosso, cerchio giallo, cerchio  verde e per entrare in ognuna di queste fasce si paga una minima quota in euro.

Da questo punto di vista potrebbe essere indispensabile rivedere il sistema di trasporto pubblico.

Rafforzerei i trasporti aumentando il numero degli autobus e dei filobus, che avranno all'interno i bigliettai come c'erano una volta; pagherebbero tutti e crescerebbe la sicurezza interna. Aumento dei parcheggi a costo basso controllato. Costruirei nuove rotaie su cui trasportare i cittadini tra la periferia e il centro, su linee a raggiera. Rivedrei i costi dei taxi, stabilendo due tariffe, 15 euro per gli spostamenti dentro la città e 30 euro fino agli aeroporti. Per quanto riguarda le metro, aumenterei le corse, specie nella metro C, non consentendo attese che superino i 5 minuti.

Che ne pensa dell’alleanza politica tra Berlusconi ed Alfio Marchini?

Alla base esiste una consanguineità , entrambi sono imprenditori ricchi. Ricordo un detto calabrese che recita così: " i grandi imprenditori ricchi di oggi provengono dai grandi  ladroni di ieri. Non si diventa ricchi solo col proprio salario.

Come vede, invece, a Roma, il connubio Meloni-Salvini?

Nel loro DNA c'è scritto xenofobia, voglia di razzismo, che viene contenuta solo per opportunismo politico, sete di potere. Sono accomunati anche dall'aggressività e dalla monomaniacalità sociale che tende ad escludere dal loro mondo rom, gay, profughi, dalla scarsa sensibilità sociale. Entrambe le alleanze non si prendono cura dei poveri, , delle mense, dei senza tetto, degli asili per i bambini, degli emarginati, dell'assistenza alle donne e ai disagiati, degli anziani. Né tengono conto delle diverse potenzialità fiscali dei cittadini: i ricchi pagano proporzionalmente  le tasse che pagano i poveri e i disagiati.

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