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Andrea Scanzi: carriera, età, programmi, amori e vita privata

Carriera, vita privata e curiosità di Andrea Scanzi, tra i giornalisti più poliedrici e social del panorama italiano

Andrea Scanzi mentre parla al pubblico

Andrea Scanzi mentre parla al pubblico

Tra i giornalisti più conosciuti, dibattuti e poliedrici, Andrea Scanzi di certo non avrebbe bisogno di presentazioni. Tuttavia i suoi molteplici lavori, che siano editoriali, televisivi o teatrali, insieme agli aspetti della sua vita privata, meritano un approfondimento.

Andrea Scanzi mentre parla al pubblico
Andrea Scanzi mentre parla al pubblico

Andrea Scanzi: biografia, laurea ed esordi

Andrea Scanzi nasce ad Arezzo il 6 maggio 1974. All’età di 23 anni comincia a fare il giornalista. Nel 2000 diventa ufficialmente giornalista pubblicista e si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Siena con sede ad Arezzo, con una tesi sui cantautori della prima generazione dal titolo “Amici fragili”. La musica è una delle grandi passioni che contraddistinguono i suoi lavori giornalistici, teatrali e televisivi.

La passione per la musica e il giornalismo

Come detto, a partire dal 1997 comincia a scrivere per diverse testate, la prima è Il mucchio selvaggio, mensile di musica e cultura indipendente. Seguiranno quotidiani e periodici di tiratura nazionale come Il Manifesto, Il Riformista, L’Espresso, Panorama, MicroMega, Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia e Donna Moderna prima della svolta della carriera nel 2005 con il passaggio a La Stampa. Nel 2011 il passaggio a Il Fatto Quotidiano, dove tutt’ora si occupa di politica, sport e musica.

La musica rimane al centro delle sue attività anche fuori la carta stampata. Fa parte della giuria del Premio Tenco e Premio Bertoli ed è direttore artistico dell’Arezzo Passioni Festival e del Premio Pigro dedicato a Ivan Graziani. Proprio il cantautore abruzzese, morto nel 1997 all’età di 51 per un tumore al colon, è al centro di una delle sue idee teatrali più riuscite: dal 2014, insieme al figlio Filippo Graziani porta in giro per l’Italia lo spettacolo Fuochi sulla collina.

Quasi come filo conduttore della sua tesi di laurea del 2000 Amici fragili, fa spettacoli teatrali anche su Giorgio Gaber e su Fabrizio De André, quest’ultimo dal titolo Le cattive strade. Il primo, di cui è autore e interprete, di nome Gaber se fosse Gaber, è patrocinato dalla Fondazione Gaber e si è aggiudicato il Premio Lunezia a Teatro 2013. Negli ultimi anni ha portato in giro per l’Italia anche Soundtrack of my life (con Bocephus King) e Shine On – La bellezza inaudita dei Pink Floyd (con i Floyd On The Wing).

Dallo sport alla politica, tutti i lavori editoriali, teatrali e televisivi

Oltre alla musica, Andrea Scanzi è un grande appassionato di sport (calcio e tennis in particolare) e politica, caratterizzandosi come uno degli ospiti più noti nei talk show televisivi. Da anni è ospite ricorrente a CartaBianca su Rai3, DiMartedì e Otto e Mezzo su La7, ma è stato anche tra gli ospiti fissi nella stagione 2014/2015 del Processo del Lunedì sulla terza rete pubblica. Per Il Fatto Quotidiano ha firmato Ten Talking Points sul sito, una rubrica di commento satirica sulla serie A e la rubrica Identikit sul cartaceo, in cui si esamina un personaggio dal mondo della politica ogni martedì.

Ma Andrea Scanzi in tv è anche autore e conduttore: ha condotto il programma di interviste Reputescion (dal 2012 al 2016) e nell’estate del 2016 ha condotto il Futbol su La7, un programma di approfondimento calcistico. In particolare nell’ultimo periodo ha lavorato in tv per il gruppo Discovery (sul canale Nove) e Loft, la piattaforma tv del suo quotidiano. Sul nono canale del digitale terreste dal 2018 al 2019 ha condotto il programma The Match e dal maggio 2019 conduce assieme a Luca Sommi Accordi & Disaccordi. Dal 2021 è stato poi scelto per guidare i due programmi L’affondo (su Loft) e Oltre la vittoria sul Nove.

Dal 2016 al 2018 ha portato lo sport a teatro con lo spettacolo Eroi – Dieci storie emblematiche di sport. In particolare ha creato rappresentazioni teatrali sulla base di libri bestseller scritti da lui incentrati su personaggi della politica italiana, su tutti Renzusconi, Salvimaio e Il Cazzaro Verde.

La vita privata di Andrea Scanzi

Andrea Scanzi nella sua vita ha avuto diverse relazioni. La più importante, columinata col matrimonio, è quella con la modella Linda Barbagli. Matrimonio tuttavia conclusosi con una separazione. Nel 2010 ha avuto un flirt con Selvaggia Lucarelli durato pochi mesi, con la quale però ha dichiarato più volte di essere “rimasto in buoni rapporti”. Ora è legato sentimentalmente alla giornalista e collaboratrice de L’Espresso Sara Lucaroni. Non ha figli.

Curiosità

  • Amante del buona cucina e del buon vino, è sommelier degustatore ufficiale (AIS) e assaggiatore di formaggi (ONAF). Si confessa “vegetariano, ormai quasi vegano”;
  • Ama anche gli animali, infatti possiede due labrador nere;
  • Ha fatto brevi comparse in due film: Italiano Medio (2015) e Si muore tutti democristiani (2017);
  • È grande tifoso del Milan e simpatizzante della Fiorentina;
  • Da aprile 2020 è il giornalista italiano con più interazioni sui social secondo la classifica di Sensemakers. Durante i primi due mesi di pandemia teneva dirette su Facebook (denominate ScanziLive), che hanno superato i 100mila spettatori live e i 3 milioni di visualizzazioni totali;
  • L’11 dicembre 2020 è uscita la sua prima canzone, Il teatro è la mia chiesa, scritta insieme a Giovanni Gulino, leader del gruppo Marta sui Tubi;
  • Ha realizzato dieci lezioni di comunicazione e giornalismo per il progetto Competenze di Marco Monty Montemagno;
  • Nell’aprile del 2000 è rimasto coinvolto in una rissa con il cantante dei Negrita Pau all’interno di una discoteca aretina, riportando una prognosi di sette giorni per un’emorragia all’occhio destro; nel 2009 il cantante è stato condannato in sede civile a pagare a Scanzi i danni morali e patrimoniali e le spese processuali;
  • Il 22 marzo 2021 la procura della Repubblica di Arezzo apre un fascicolo sulla sua vaccinazione anti COVID-19, dopo le numerose polemiche sollevate dai media per il fatto che il giornalista avrebbe saltato la lista di attesa e non avrebbe seguito le regolari procedure di prenotazione. L’8 marzo 2022 il Gip del Tribunale di Arezzo ha archiviato definitivamente il procedimento con la motivazione che Andrea Scanzi “non aveva diritto a ricevere la dose del vaccino anti-Covid”, ma il fatto non costituisce alcun reato e deve essere prosciolto.