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Alle Terme di Caracalla va in scena la “Turandot”

Salirà per la prima volta sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro Juraj Valčuha

Mercoledì 15 luglio, ore 21, anche in diretta su Rai Radio Tre, debutta alle Terme di Caracalla la seconda opera del cartellone pucciniano Turandot, che sarà in scena per sette recite, in un inedito allestimento affidato nella regia, nelle scene, nei costumi e nelle luci a Denis Krief, già noto al pubblico del Teatro dell'Opera di Roma, per l'allestimento di Rusalka, opera che ha inaugurato con successo l'attuale stagione del Teatro Costanzi.

Salirà per la prima volta sul podio dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma  il Maestro Juraj Valčuha, Direttore principale dell'Orchestra sinfonica nazionale della Rai dal 2009 e nelle repliche del 4 e 8 agosto il Maestro Carlo Donadio.

Ascolteremo nel ruolo di Turandot il soprano svedese Iréne Theorin, tra le maggiori interpreti di Turandot, e apprezzatissima cantante wagneriana, al suo debutto romano, e  Maria Billeri che si esibirà nella date del 31 luglio, 4 e 8 agosto.

La voce di Jorge De Leon darà vita al personaggio di Calaf, a cui si alternerà quella di Antonello Palombi nelle date del 20 e 31 luglio, 4 e 8 agosto. María Katzarava e Rocío Ignacio (28 e 31 luglio) si alterneranno invece nel ruolo di Liù.

La Turandot che vedremo a Caracalla sarà il risultato dell’incontro tra la poetica dei ruderi romani e il profumo d’oriente dell’opera di Puccini, così promette Denis Krief, che dopo aver messo in scena Turandot in tutti i più grandi Teatri del mondo, per il suo sesto allestimento dell'opera si cimenta con la potenza scenografica di Caracalla, con l'energia  e la magnificenza dei suoi ruderi.

 “Ripensare questo spettacolo – dichiara il regista – per uno spazio teatrale così particolare è stata per me una sfida imperdibile. Nella Turandot non ci sono riferimenti alla storia romana, ma ho cercato di far sposare la poetica dei ruderi con quella della rappresentazione dell’opera di Puccini. Uso esclusivamente due materiali – prosegue Krief – il bambù, per dare un profumo asiatico (in senso estetico), e il legno, per l’acustica e per il suo calore. La presenza simbolica del bianco, colore del lutto in oriente, sarà molto forte. La Cina è solo suggerita, non mi concentro sul riferimento geografico, ma sui personaggi, sulla storia: Turandot è per me la storia della dannazione di Calaf”.

La versione di Turandot che verrà rappresentata sarà quella scritta da Puccini che si conclude con la morte di Liù, senza il finale di Alfano e di Berio. Denis Krief nella conferenza stampa, afferma di volere dimostrare con il suo spettacolo come la presunta incompletezza di Turandot sia  falsa e che l'opera di Puccini è compiuta così come è, senza l'aggiunta di alcun finale.

Ricordiamo, inoltre, che fanno parte del cast, Igor Gnidii (Ping), Massimiliano Chiarolla (Pong), Gianluca Floris (Pang), Marco Spotti (Timur), Gianfranco Montresor (Mandarino) e Max René Cosotti (Altoum), Maestro del Coro Roberto Gabbiani, gli allievi della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da José Maria Sciutto.

Dopo la “prima” di mercoledì 15 luglio, Turandot verrà replicata nel mese di luglio, sabato 18, lunedì 20, venerdì 24, martedì 28, venerdì 31, e nel mese di agosto martedì 4 e sabato 8.

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