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ALLARME SANITARIO – Pollo e maiale contaminati da super batteri: non comprare mai più queste carni | I dati ufficiali fanno paura

Allarme carne pollo e maiale

Un'indagine ha scoperto che una buona parte della carne in vendita al supermercato è contaminata da batteri resistenti - Romait.it - foto Canva

Una buona parte della carne che si acquista al supermercato presenta consistenti tracce di batteri: la recente indagine non lascia dubbi.

Non è mai una buona notizia quando si parla di allarme sanitario. Infatti, anche il più recente ha scosso i consumatori, che stanno cercando di correre ai ripari. Nel corso degli anni si è assistito alla presenza di numerosi episodi di simile natura, alcuni dei quali finiti in tragedia.

Oltre ai richiami dei prodotti in questione, è fondamentale far capire le possibili conseguenze che questi hanno sulla salute. Tra allergie, intossicazioni e perfino decessi, quando si tratta di cibo nulla deve essere sottovalutato.

Stavolta a pagarne le spese sono gli amanti della carne, e nello specifico di pollo e maiale. L’indagine appena condotta ha riscontrato la presenza di una notevole quantità di batteri contenuta in quella messa a disposizione della clientela. Ma scopriamo nel dettaglio i risultati della suddetta e quali catene di supermercati sono coinvolte.

La preoccupante indagine sulla carne

Sebbene l’utilizzo di antibiotici negli allevamenti sia stato ridotto di circa un terzo rispetto a 15 anni fa, una sorprendente quantità di carne che arriva nei supermercati presenta una elevata contaminazione, come dimostra l’indagine condotta Greenpeace in Germania.

Prendendo in esame 31 confezioni di pollo e 12 di maiale vendute nei vari punti di vendita di Penny, Aldi e Lidl, si è scoperto che più di un terzo era contaminata da batteri resistenti, che rappresentano a tutti gli effetti una minaccia per la salute pubblica.

Carne al supermercato
Un’indagine ha scoperto che una buona parte della carne in vendita al supermercato è contaminata da batteri resistenti – Romait.it – foto Canva

I rischi per la salute

Nonostante i possibili allarmismi che si possono venire a creare, in realtà i pericoli per gli essere umani sono minimi, soprattutto se la carne viene cotta nel modo corretto. Tuttavia, i batteri presenti al suo interno possono causare una colonizzazione dell’organismo oppure si rischia di andare incontro a infezioni non semplici da eliminare.

Infatti queste ultime tendono a rivelarsi alquanto resistenti ai classici trattamenti antibiotici, aggravando malattie altrimenti facilmente trattabili, tra cui la polmonite, cistiti o infezioni cutanee. Greenpeace ricorda che la riduzione del consumo di carne rappresenterebbe una soluzione non solo per contenere l’antibioticoresistenza, ma ha anche effetti positivi sul clima e sulla salute pubblica.