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Addio treni: se vivi nel Lazio non puoi più muoverti | Anche i Frecciarossa saltano

Treni a Roma

Se vivi a Roma non sai che ti aspetta - pexel - romait.it

Non ci sono più treni e spostarsi coi mezzi pubblici diventa impossibile. Un incubo diventato purtroppo realtà

Roma è nel caos. Un disastro annunciato che si è abbattuto con la forza di un uragano sul già fragile sistema di trasporto pubblico della capitale. Da un giorno all’altro tutto sembra essersi fermato.

Treni soppressi, stazioni affollate, passeggeri in panico. Chi doveva andare al lavoro ha dovuto cercare soluzioni d’emergenza, chi aveva visite mediche programmate o appuntamenti importanti è rimasto in balia del nulla.

Sui social si moltiplicano le segnalazioni, le lamentele, gli sfoghi. Il Lazio intero è in subbuglio, con pendolari bloccati e famiglie disorientate che si chiedono come affrontare la giornata.

Il trasporto pubblico, che per molti rappresenta l’unico mezzo per spostarsi, è improvvisamente diventato un enigma irrisolvibile.

L’importanza del trasporto pubblico

La capitale, abituata a convivere con le sue contraddizioni e le sue lentezze, stavolta ha perso davvero la pazienza. Gli annunci che si rincorrono dagli altoparlanti parlano di ritardi, cancellazioni, deviazioni. Ma nessuna spiegazione basta a placare il disagio.

Eppure i mezzi pubblici restano, almeno sulla carta, una delle risorse più preziose per una città moderna. In molte regioni italiane, nonostante qualche difficoltà, rappresentano un’alternativa economica ed ecologica all’uso dell’auto privata. I treni regionali collegano i piccoli centri ai poli urbani, le metropolitane e i tram alleggeriscono il traffico nelle metropoli, gli autobus raggiungono zone altrimenti isolate.

Il loro utilizzo contribuisce a ridurre le emissioni, a migliorare la qualità dell’aria, a semplificare la vita quotidiana di milioni di persone. Ma tutto questo è possibile solo se il servizio è costante, sicuro e affidabile. Quando viene meno, si mette a rischio l’equilibrio stesso delle città.

Panico in città
Il delirio dei mezzi pubblici – pexel – romait.it

Il caso del Lazio

Nel caso romano, il disagio dell’utenza è cresciuto per giorni fino a esplodere in una mattina nera. A causa di un guasto a un treno, nei pressi della stazione Prenestina, l’intera circolazione ferroviaria ha subito rallentamenti a catena. Il convoglio è rimasto fermo sui binari, bloccando le linee regionali, tra cui la FL1, la FL2, la FL3 e la FL6, fondamentali per chi si sposta quotidianamente tra Roma e le province limitrofe. Migliaia di persone sono rimaste intrappolate nelle stazioni, senza informazioni certe, in balia degli eventi. A nulla sono servite le navette sostitutive, introdotte solo parzialmente e con tempi di attesa lunghissimi.

A dare notizia del caos è stato il sito romatoday.it, che ha raccontato in diretta l’evolversi della situazione. Le immagini di treni affollati all’inverosimile, di banchine gremite e passeggeri frustrati hanno fatto il giro del web, diventando simbolo di un sistema che, ancora una volta, mostra tutti i suoi limiti.