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Addio SPID gratuito, in arrivo il conto salato per milioni di utenti | Poste studia la tariffa per mantenere l’accesso ai servizi pubblici

Truffa SPID

E' arrivata la truffa SPID - Romait.it - foto Canva

Lo Spid è stato uno strumento gratuito eccezionale, ma adesso bisogna dirgli addio a meno che tu non abbia soldi per tenerlo.

Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è diventato in pochi anni uno strumento indispensabile per la vita quotidiana dei cittadini italiani. Permette di accedere a centinaia di servizi online della pubblica amministrazione, dalle pratiche INPS al pagamento dei tributi locali. Ma non solo.

Adesso è utile anche per le iscrizioni scolastiche e i bonus statali. Nonostante la sua utilità, la procedura di attivazione non è sempre semplice, soprattutto per chi non ha familiarità con le tecnologie digitali. Molti utenti, in particolare gli anziani, si trovano spesso disorientati di fronte alla necessità di scansionare documenti.

Inoltre anche registrarsi su piattaforme e completare riconoscimenti video appare respingente per loro. Tuttavia, una volta ottenuto, lo SPID diventa una chiave universale capace di semplificare e velocizzare in modo drastico pratiche che un tempo richiedevano ore di attesa agli sportelli. Ma adesso potresti doverlo pagare.

SPID: futuro o obsolescenza?

Con il tempo, l’identità digitale è diventata sinonimo di accesso rapido e sicuro, una sorta di passaporto online che ha contribuito alla digitalizzazione del paese. Ma oggi, accanto allo SPID, si sta facendo strada una nuova alternativa sempre più efficace e moderna: la CIE.

La carta d’identità elettronica, infatti, è ormai riconosciuta come uno strumento altrettanto valido per l’accesso ai servizi pubblici e privati. Grazie al microchip integrato e alla possibilità di essere letta tramite smartphone di ultima generazione, consente un riconoscimento immediato e sicuro. È già utilizzata da milioni di italiani e, a differenza dello SPID, non necessita di credenziali multiple o password da aggiornare periodicamente. Basta poggiarla al telefono.

Carta debito – Romait.it – Pexels

Addio allo SPID gratis

Fanpage ha parlato del fatto. Lo SPID potrebbe diventare a pagamento, ma facciamo un passo indietro. Dopo mesi di incertezze, è arrivata la conferma che resterà operativo almeno fino al 2030. L’agenzia per l’Italia digitale, il Dipartimento per la trasformazione digitale e i gestori del servizio hanno siglato un nuovo accordo che ne garantisce la continuità. Tuttavia, il sistema entra ora in una fase delicata, in cui si discute la sua sostenibilità economica.

Dopo dieci anni in cui i gestori hanno autonomamente investito nel progetto, il nuovo accordo prevederebbe contributi pubblici, che non escluderebbe un possibile costo per gli utenti. Non è così assurdo, se si pensa che Aruba e InfoCert hanno già introdotto tariffe annuali. Poste Italiane, invece, che è il principale operatore di SPID in loco, per ora mantiene la gratuità. Il futuro dello SPID, però, si preannuncia tutt’altro che gratuito.