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Addio Raffaella Carrà, a Roma i funerali della regina dal caschetto biondo

Il maxischermo in piazza del Campidoglio ha dato a tutti la possibilità di seguire la cerimonia

Si è svolta alle 12:00 la cerimonia funebre della grande Raffaella Carrà, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli di Roma, che per l’occasione sembrava tinta di giallo. L’artista ci ha lasciato nel pomeriggio di lunedì 5 luglio a seguito di un male ai polmoni di cui aveva scelto di non parlare, ma che l’affliggeva da tempo.

La Basilica diventata gialla

Dopo il corteo funebre che nella giornata di mercoledì aveva portato la salma di Raffaella Carrà da via Nemea al Campidoglio, in cui era stata allestita la camera ardente, oggi nella tarda mattinata si sono svolti i funerali. La Basilica di Santa Maria in Ara Coeli oggi esplodeva di giallo, il colore preferito dell’artista, presentatrice, cantante e ballerina. Moltissimi i fiori di questo colore che le erano stati portati alla camera ardente, tra mazzi e cuscini. Come tantissime sono state le figure dello spettacolo, ma anche i fans, che sono giunti da tutta Italia in Campidoglio per salutare e rendere omaggio all’iconica artista. L’ennesimo segno di quanto abbia colpito i cuori di tutti. 

Raffaella Carrà

Il rito funebre dei quattro frati cappuccini di San Giovanni Rotondo è stato commovente e particolare, come la stessa showgirl era. Nessuna retorica “un giorno Raffaella Carrà sarà di nuovo in prima linea con i suoi spettacoli”. Ma intanto nessuno di noi la dimenticherà, e rimarremo a cantare le sue canzoni, e ad ammirare le performance di questa grande artista. Ad aprire la cerimonia è stato fra Simone Castaldi, che con grande verità ha detto: “Chissà se gli artisti sanno quanto bene fanno alle vite che toccano“. E poi ancora “Il dolore è tanto, la retorica sarebbe una facile scappatoia, ma Raffaella ci salverà dalla retorica, lei è stata tante cose ma retorica mai.” Continua poi il frate che ha condotto la cerimonia, che di Raffaella Carrà sceglie di ricordare uno dei tratti più belli, il suo “atteggiamento inclusivo. Tutti coloro che entravano in contatto con lei si sentivano compresi e accettati, mai un giudizio sprezzante o mortificante ma sempre e solo un sorriso accogliente che raggiungeva l’altro come una carezza sincera e rassicurante“. 

“Un grande carisma, la capacità di trascinare e travolgere tutti “

Al termine della funzione la prima a prendere la parola è stata la Sindaca di Roma, Virginia Raggi

Grazie Raffaella. Parole semplici che ci uniscono, siamo tutti qui a salutarti, in chiesa, in piazza, nelle case“.  E poi continua “Lei riusciva a parlare  a tutti anche i più semplici, un’icona che ha varcato i confini nazionali, uno straordinario successo, il suo, dovuto ad un talento innato che accompagnava con una puntualità e  una precisione del lavoro e dello studio e un ingrediente segreto, un grande carisma, la capacità di trascinare e travolgere tutti quelli che lavoravano con lei o  che semplicemente la guardavano in tv. Credo che tutti possano concordare su un aggettivo per lei, indimenticabile, Roma era diventata la sua città e noi romani non la dimenticheremo. Ciao Raffaella, grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato” 

Raffaella Carrà e Sergio Japino

Poi un lunghissimo applauso si è levato in cielo, nella Piazza dove il pubblico l’ha salutata un’ultima volta. E poi, la gente, ha cominciato a cantare. Prima “Rumore” poi “A far l’amore comincia tu” “Ma che musica maestro” “Tuca tuca”. Tantissimi i colleghi del mondo dello spettacolo. La salma è stata cremata, come per sua stessa volontà, e verrà riposta all’Argentario, sua tappa estiva fissa. Ma prima effettuerà una sosta a San Giovanni Rotondo e al santuario di San Pio da Pietrelcina, cui la Carrà era molto devota

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