Prima pagina » Interviste » Accordo tra Taxi e Uber, Confsal: “Nessun patto con multinazionali dell’illegalità”

Accordo tra Taxi e Uber, Confsal: “Nessun patto con multinazionali dell’illegalità”

Accordo Taxi e Uber, abbiamo chiesto un commento al segretario regionale della Fast Confsal settore taxi Raffaele Salina

Taxi in fila

È stato stipulato un accordo fra Taxi e la multinazionale Uber per il trasporto pubblico non di linea nel nostro paese. Questo accordo, agli occhi tutti, potrebbe sembrare una risoluzione di problematiche tra tassisti e autisti di NCC, ma di fatto non è così. Abbiamo chiesto un suo commento al segretario regionale della Fast Confsal settore taxi Raffaele Salina che tuona: “Il servizio non è in vendita”.

Taxi in fila

Cosa ne pensa dell'”accordo taxi-Uber?


L’accordo Taxi-Uber è un accordo commerciale tra due enti privati e non, come da più parti leggo. un accordo tra la categoria dei Taxi e Uber.


Che ripercussioni può avere in categoria questo accordo?


Questo accordo viene ufficializzato in un momento delicato in cui sta per essere discusso alla Camera l’articolo 8 del DDL Concorrenza. Sicuramente viene a minare il campo dove tutte (o quasi) la sigle sindacali hanno operato cercando di portare allo stralcio lo stesso articolo 8.


Come può esserci un’accordo fra un ente che ha una tariffa amministrata e una che opera con algoritmi?


Bella domanda! È quello che ci domandiamo anche noi, ma non conoscendo la sottoscrizione dell’accordo, credo che vada a danneggiare sia l’utente che il tassista.


Cosa pensate di fare ora vista la situazione che si è creata alla vigilia della, ormai, imminente discussione dell’8 del Ddl concorrenza?

Continueremo a contrastare, come abbiamo fatto finora, l’approvazione del decreto stesso. Continueremo a chiedere lo stralcio senza discussione dell’articolo 8 e l’immediata attuazione dei decreti attuativi, del ren e del foglio elettronico. Proprio per rimarcare le nostre richieste organizzeremo al più presto con le altre OO. SS una grande manifestazione a Roma.
Posso solo dire, a chi è ancora sordo fa finta di non sentire che questo accordo non sposta nulla nella categoria taxi. Noi non faremo mai, e ripeto mai, accordi con piattaforme tecnologiche o multinazionali che operano in modo deregolamentato e illegale che vogliono appropriarsi del nostro lavoro. Inoltre invito i colleghi a riflettere sui danni che potrebbe portare questo accordo nella nostra categoria.