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Lazio–Lecce 2-0: tre punti pesanti all’Olimpico e settimo posto raggiunto

Lazio solida e convincente: Guendouzi e Noslin piegano il Lecce e rilanciano la squadra di Sarri verso posizioni più ambiziose in classifica

Maurizio Sarri in panchina, foto di Claudio Pasquazi

Maurizio Sarri in panchina, foto Claudio Pasquazi

La Lazio ritrova una serata piena di segnali confortanti e si rilancia in campionato con un 2-0 netto sul Lecce che restituisce fiducia e ordine al percorso biancoceleste. Guendouzi e Noslin firmano una vittoria meritata, costruita con convinzione e sostenuta da una prestazione costante nelle due fasi. Il Lecce regge a tratti ma paga la differenza tecnica e una serie di dettagli che finiscono per indirizzare la gara.

Lazio–Lecce 2-0: un successo che ridisegna le ambizioni biancocelesti

L’Olimpico presenta un clima insolito per la protesta del tifo organizzato contro la dirigenza, con settori poco partecipi e un silenzio che accompagna l’ingresso delle squadre. Prima del via trova spazio anche un debutto simbolico: fa la sua comparsa Flaminia, la nuova aquila destinata a diventare presenza fissa nelle gare casalinghe una volta concluso l’addestramento.

Sarri modifica qualcosa rispetto alle uscite recenti, riportando Pellegrini sulla sinistra e spostando Marusic sul lato opposto. Di Francesco risponde dando fiducia a Camarda in posizione centrale. La partita si accende subito: dopo cinque minuti Sottil segna, ma l’arbitro Arena annulla in seguito a un fallo evidente dell’attaccante su Isaksen. Una decisione rapida che conferma il controllo del direttore di gara sulle situazioni più delicate.

La Lazio cresce poco a poco grazie a un possesso ordinato, con Dia libero di muoversi cercando varchi e i centrocampisti pronti a inserirsi con tempi precisi. Il vantaggio arriva al 29’: Basic avanza sulla sinistra, serve un pallone preciso per Guendouzi che calcia rasoterra verso l’angolo lontano. Il pallone colpisce il palo e finisce in rete. Una giocata pulita che premia la pressione crescente dei biancocelesti. Guendouzi sfiora poi il raddoppio sul finire del primo tempo con un tiro a giro fuori di poco.

Lazio–Lecce 2-0: intensità nella ripresa e ruolo decisivo dei cambi

Al ritorno in campo Sarri inserisce Vecino per Cataldi. Di Francesco risponde rimodellando la sua squadra con Stulic e Banda per dare freschezza. Al 6’ la Lazio trova un altro gol con Dia, ma dopo revisione al monitor Arena annulla per un contatto irregolare del centravanti. L’episodio non cambia l’inerzia: i biancocelesti aumentano i giri e Falcone deve intervenire con parate importanti su Marusic e Isaksen.

Il Lecce entra in una fase di maggiore coraggio con Pierotti e successivamente con N’Dri e Kaba, provando a ribaltare l’andamento della gara. Thiago Gabriel costruisce la miglior occasione della sua squadra al 23’, ma Provedel è attento e respinge. La Lazio risponde con una doppia sfortunata conclusione, due pali colpiti in pochi secondi da Guendouzi e Zaccagni, episodi che confermano la superiorità della squadra di Sarri nella metà campo offensiva.

Nel finale si susseguono cambi anche per gestire energie e ritmi. Entrano Lazzari e Pedro, poi Patric e Noslin, mentre Gila è costretto a lasciare il campo per un problema fisico. I biancocelesti continuano a trovare corridoi utili grazie a un possesso rapido e ripartenze incisive.

Lazio–Lecce 2-0: Noslin firma il raddoppio e chiude la serata dell’Olimpico

Durante il recupero il Lecce prova un assalto finale, ma la Lazio sfrutta gli spazi e costruisce un’ultima accelerazione vincente. Al 50’ Noslin scappa in velocità, salta l’avversario diretto e conclude con precisione per il 2-0 definitivo. Una rete che certifica un impatto immediato dell’olandese e regala a Sarri un finale sereno dopo una prova già ampiamente convincente.

Il successo permette alla Lazio di salire al settimo posto, affiancando il Como in attesa della gara dei lombardi. Il dato più significativo riguarda però la qualità mostrata lungo tutta la partita: triangolazioni pulite, intensità costante, reattività sulle seconde palle e capacità di attaccare lo spazio con continuità.

Il Lecce, pur mostrando sprazzi di organizzazione, paga un impianto meno fluido e la difficoltà nel contrastare il ritmo imposto dalla Lazio. Di Francesco dovrà ora rialzare l’attenzione su ciò che non ha funzionato, compresi i momenti in cui la sua squadra ha concesso troppo campo agli avversari.

Per la Lazio, invece, questa serata all’Olimpico rappresenta un passaggio incoraggiante: una vittoria solida, una prova convincente e un gruppo che appare in crescita sotto il profilo atletico e tecnico.