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19 novembre, Giornata Mondiale del Gabinetto: non si scherza, questione di diritti umani

La possibilità di accedere a un bagno privato e al chiuso è una questione di salute pubblica e di impatto ambientale

Bambino con carta igienica

Una giornata mondiale dedicata al gabinetto, non pare edificante, e anzi sembra una beffa e una trovata mediatica e pubblicitaria piuttosto sciocca. Invece il World Toilet Day è una data con una funzione ben precisa, ossia quella di far conoscere e sensibilizzare sul diritto ai servizi igienici.

Giornata Mondiale del Gabinetto, criterio della qualità di vita

Infatti un bagno pulito e sicuro garantisce salute e dignità, eppure quasi la metà della popolazione mondiale circa 3,6 miliardi di persone, non dispone di servizi igienici ed è costretta a urinare e defecare all’aperto.

La possibilità di accedere ad un servizio sanitario è anche un indicatore di altri criteri per la valutazione della qualità della vita delle persone: il diritto all’istruzione, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo socio-economico di un Paese.

Inquinamento

L’assenza di una toilette privata e al chiuso causa inquinamento del suolo e alle falde acquifere, contaminando la terra in cui abitiamo tutti noi, e non dimentichiamo che da alcuni giorni siamo 8 miliardi di esseri umani sul pianeta. Una cifra che non deve spaventare di per se ma che deve farci riflettere sulla disparità di accesso a risorse e servizi.

Abusi sessuali

Inoltre, se privi di un gabinetto, si moltiplicano per bambini e donne le possibilità di abusi sessuali. Per queste ragioni l’Obiettivo di sviluppo sostenibile ONU n.6 mira a “garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030”. Obiettivo che a fine 2022 non pare affatto realistico.

Servizi igienici e acqua potabile sono spesso collegati, mancano o ci sono a singhiozzo ad esempio nella martoriata Palestina, in Chad, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Colombia e Messico.

Perché proprio il 19 novembre? In questa data veniva fondata nel 2001 la World Toilet Organization, organizzazione no-profit con lo scopo di denunciare le pessime condizioni di servizi igienici dei Paesi più poveri.