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Como show: batte la Lazio 2-0 al Sinigaglia con uno stile aggressivo e due magie

Il Como termina la partita con il 63,4% del possesso palla, 19 tiri di cui 6 nello specchio e 6 calci d’angolo, mentre la Lazio si limita a un solo tiro in porta e zero angoli

Como 2-0 Lazio

Como 2-0 Lazio, dalla pagina Fb del Como Calcio

Il Como vive un debutto casalingo in campionato che definire brillante è riduttivo. Nel match d’esordio della Serie A 2025‑26, la squadra guidata dall’ex centrocampista spagnolo Cesc Fàbregas – oggi affermato tecnico lariani – domina la Lazio di Maurizio Sarri con un convincente 2‑0 al Sinigaglia. Il risultato non è solo numerico: emerge un netto divario di intensità, spirito di squadra e determinazione, con la Lazio quasi mai pericolosa e quasi assente in fase offensiva.

Como-Lazio: le scelte iniziali

Il match, disputato il 24 agosto 2025 al Stadio Giuseppe Sinigaglia di Como, segna la prima giornata del torneo di Serie A, sorteggiato lo scorso 6 giugno a Parma. Le agende sportive indicano un Sinigaglia affollato e pronto ad applaudire la squadra dei propri beniamini.

Fàbregas sorprende inizialmente con scelte forzate ma efficaci: la corsia destra viene protetta da due terzini di ruolo – Van der Brempt e Vojvoda – a sostituire l’indisponibile Addai, con Kuhn e Diao pronti in panchina. A centrocampo, Perrone prevale su Roberto affiancando Da Cunha; in attacco, la linea di trequartisti Rodriguez‑Paz‑Vojvoda supporta la punta Douvikas.

Sarri conferma il solito 4‑3‑3, con Cataldi al centro del reparto mediano, Lazzari terzino destro titolare e Castellanos punta centrale, affiancato da Cancellieri e Zaccagni. Il neo papà Rovella resta in panchina.

Primo tempo: pressione costante, Lazio in apnea

Il Como non concede respiro. Alla prima vera occasione, dopo una spinta sulla fascia di Jesus Rodriguez, arriva un corner dal quale Paz indirizza un tiro potente, alto sulla traversa. Al 12’, Nuno Tavares tenta la conclusione dalla propria metà campo: debole e alta. Ancora Rodriguez, al 15’, si libera in area ma spara sopra dopo un buon dribbling.

La Lazio, sotto pressione nella sua trequarti, non riesce a stabilire gioco: Como domina il campo, soffocando già in fase di progetto della giocata, più che sul pallone. Dalle azioni aggressive dei padroni di casa nascono opportunità importanti: Paz serve un assist per il colpo di testa di Rodriguez (palla alta), quindi Vojvoda calcia dal limite e Provedel vola per deviare.

Ripresa: la scintilla di Douvikas e la prodezza di Paz

L’avvio del secondo tempo si rivela fatale per Sarri: dopo appena un minuto e mezzo, Paz inventa una verticale perfetta per Douvikas, che brucia Provstgaard e batte Provedel. È il terzo gol stagionale in A per l’attaccante greco, primo dopo la doppietta in Coppa Italia contro il Sudtirol.

Il Como alza ulteriormente i ranghi: Da Cunha calcia potente da fuori al 6’, ma la palla esce di un niente. Le prime mosse di Sarri arrivano solo al 15’, con Pedro per Cancellieri e Marušić per Lazzari. Al 18’, arriva un’inedita novità: l’arbitro Manganiello annuncia pubblicamente lo stop per fuorigioco al gol di Castellanos, annunciando la decisione al pubblico per la prima volta nella storia della Serie A.

Il raddoppio arriva al 73’: Nico Paz trasforma una punizione da urlo direttamente all’incrocio dei pali, imparabile per Provedel. La differenza in campo è netta: Como mollato solo per rarissime distrazioni. Il propio impatto di Nico Paz è fondamentale – firma un assist e un gol, la sua punizione già candidata tra le più belle della stagione.

Numeri che sottolineano il dominio lariano

Il Como termina la partita con il 63,4% del possesso palla, 19 tiri di cui 6 nello specchio e 6 calci d’angolo, mentre la Lazio si limita a un solo tiro in porta e zero angoli. Il tabellone della Serie A 2025/26 afferma il Como tra le migliori difese (a zero gol subiti) e miglior attacco (2 gol fatti), mentre la Lazio figura tra le peggiori difese e attacchi, con scarto reti già negativo (-2).

Per il Como contro la Lazio Una lezione ricca di forza

Il debutto casalingo di Como rappresenta molto più di una semplice vittoria. È l’affermazione di uno stile: aggressivo, territoriale, spietato. Fabregas – con idee chiare e scelte coraggiose – ha insegnato in 90 minuti più di tante lezioni tattiche. La Lazio, spesso imbrigliata e in affanno, non ha mai mostrato segnali di reazione.

Se la stagione dovrà essere lunga, Como ha fatto capire da subito di avere la mentalità giusta. Giornalismo senza fronzoli: ha vinto la squadra che ha saputo correre, pensare e colpire per prima.