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16 ottobre 1943-Roma, la politica ricorda la tragedia della deportazione

Per un giorno la classe politica romana è unita e compatta nel ricordo di una della pagine più terribili della sua storia

Per un giorno la classe politica romana è unita e compatta nel ricordo di una della pagine più terribili della sua storia, “Il 16 ottobre 1943 colpirono il cuore di Roma – scrive il sindaco di Roma Virginia Raggi -. Oltre mille cittadini ebrei romani vissero la tragedia della deportazione nei campi di sterminio. È impossibile per noi romani dimenticare quanto accade 74 anni fa. E oggi vogliamo ricordarlo perché questo vuol dire rendere omaggio ai nostri concittadini che rimasero vittime della follia nazista. Il 16 ottobre 1943 è una data che riguarda ognuno di noi. Dobbiamo ricordare perché senza memoria non c’è futuro. Ma soprattutto per lottare contro ogni forma di prevaricazione, di antisemitismo e razzismo. Affinché quell’orrore non accada mai più”.

Fa appello alla memoria Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Non dimenticheremo mai e non dobbiamo permettere che le nuove generazioni dimentichino quello che e' accaduto 74 anni fa".

Una data indelebile per il PD Marco Palumbo. “Dalla nostra città il 16 ottobre 1943 oltre mille ebrei romani furono deportati dai nazi-fascisti, verso i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Una data indelebile nella memoria di Roma. Questo fu l’epilogo delle infami leggi razziali fasciste applicate in Italia a partire dal 1938. Oggi Roma Capitale rende omaggio alle vittime del rastrellamento del ghetto romano affinché non si ripetano mai più atrocità come quelle della Shoah e dei campi di sterminio. È necessario tenere vivo il ricordo dell’olocausto contro il rischio sempre più crescente del razzismo e dell’intolleranza”.

Si affida a twitter Michela Di Biase, capogruppo PD, “#16ottobre1943 oltre 1000 ebrei romani deportati in campi sterminio. Ricordare vittime nazifascismo contro razzismo e odio”.

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