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Women of Change Italia: certificazione della parità di genere inserita nel PNRR

Certificazione della parità di genere inserita nel PNRR: Women of Change Italia a favore dell’uguaglianza di genere

Manifesto a favore della parità di genere

Manifesto a favore della parità di genere

In coerenza con il lancio della Missione per il raggiungimento dell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 (uguaglianza di genere ed emancipazione di tutte le donne e le ragazze), la Certificazione della Parità di genere (e relative misure attuative), inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha nuovamente accesso il dibattito sull’annosa questione dell’uguaglianza formale e sostanziale tra uomini e donne, in ambito lavorativo e non solo, gettando le fondamenta per la costruzione di una reale dimensione sistemica in cui centrale è il ruolo delle donne nella ripresa economica post-Covid, una ripartenza all’insegna della She-covery (neologismo coniato in occasione del Women’s Forum G20 Italy).

Il 24 marzo 2022 la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti e il Presidente UNI, Giuseppe Rossi, hanno presentato la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, che definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione di genere. Al fine di trasmettere le linee guida e indicare le direzioni da intraprendere per avviare quello che definiamo “un percorso sistemico di cambiamento culturale.

Scendono in campo le aziende

In tale contesto vincono le aziende che adottano modelli di open innovation, attente alle esigenze e consapevoli dell’importanza della valorizzazione del capitale umano e della centralità di principi come la conciliazione tra vita privata e lavoro, aperte al confronto interno con i propri dipendenti e ad accogliere gli input di crescita e sviluppo che provengono dal contesto esterno, nazionale ed internazionale.

E di aziende disposte ad innovare nel nostro Paese sembrano essercene diverse, aziende che oltre a percepire la Certificazione di parità di genere come un obbligo calato dall’altro, stanno mostrando interesse verso la normativa e la prassi di riferimento, e che sono disposte a cogliere le opportunità offerte dalla prospettiva di parità, in termini di crescita, sviluppo sostenibile, incentivi fiscali e premialità.

Pandemia: rinuncia al lavoro da parte delle donne e incremento della violenza domestica

Alla luce della differenza di retribuzione rispetto al compagno/marito, dall’incremento delle violenze domestiche spesso legate a doppio filo alla mancanza di indipendenza economica. 

Molte Associazioni e Alleanze di Associazioni, hanno monitorato la situazione, coinvolgendo sia l’opinione pubblica che i KOL (key opinion leader), figure chiave del mondo delle Aziende, del Terzo Settore, delle Istituzioni. E hanno aperto tavoli di confronto, con le donne e con gli uomini, con gli stakeholders di tutti i livelli, hanno fatto Sistema e “spinto” affinché a livello centrale fosse affrontata l’annosa questione dei bias di genere, della disparità, delle discriminazioni.

Il mondo del Terzo Settore è nuovamente chiamato a svolgere un ruolo attivo di sensibilizzazione e mediazione tra i diversi stakeholders.

Women Of Change Italia, rinnova il suo impegno in tal senso.