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Vaccino Covid-19, oggi parte sperimentazione: parla l’infettivologo Spallanzani

L’intervista a Mauro Zaccarelli, infettivologo dello Spallanzani sulla sperimentazione del vaccino contro il Covid-19 iniziata oggi 24 agosto

vaccino anti-coronavirus

Vaccino anti-Covid

Vaccino Covid-19 allo Spallanzani di Roma. Oggi, 24 agosto, viene iniettato in un singolo volontario il primo vaccino italiano contro il Sars-coV-2. Si tratta della fase 1 che segue la sperimentazione animale e pre-clinica di laboratorio. Abbiamo intervistato il Dottor Mauro Zaccarelli (il quale non è diretto responsabile della sperimentazione), infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per capire come funziona e quando sarà disponibile il vaccino italiano su larga scala.

Vaccino italiano contro il Covid-19 allo Spallanzani

“Oggi inizia allo Spallanzani la sperimentazione del primo vaccino completamente italiano, disegnato e prodotto interamente in Italia, anche grazie ad un importante finanziamento da parte della Regione Lazio. Lo sforzo economico è notevole perché anche se al momento abbiamo meno ricoverati i pazienti ci sono e sono alte le spese di gestione e per le cure.

Il principio del vettore virale

Il vaccino italiano è fatto secondo il principio del vettore virale. Ovvero si usa un altro virus che non è il coronavirus, ma in questo caso un virus del raffreddore, un adenovirus inattivato. All’interno di esso vengono inserite le parti principali del Sars-coV-2, ossia quella che viene chiamata proteina Spike o S.

Essa è la parte del coronavirus in grado di stimolare la risposta anticorpale dell’organismo e così gli anticorpi in grado di difenderci se veniamo a contatto con il Sars-coV-2 dopo la somministrazione.

È un principio piuttosto semplice, si usa un po’ per tutti i vaccini. I vaccini di Oxford e quelli cinesi, che sono più avanti nell’iter di sperimentazione, già in fase 2 o 3, si basano sullo stesso principio. Non dovrebbe comportare tossicità, ha una bassissima probabilità di reazione. In ogni caso i pazienti verranno posti sotto controlli strettissimi sia per mezzo di esami medici sia analisi del sangue.

Vaccino Covid-19 allo Spallanzani, la scelta dei volontari

Sono tantissimi coloro che hanno chiesto di partecipare. Si inizia con coloro che sono al di sotto dei 55 anni, che dovrebbero avere meno effetti collaterali eventuali. Poi si passerà a coloro che hanno più di 65 anni. Poi arriverà la fase due e tre. Dovrebbe allargare numero pazienti sia in Italia sia all’estero. Anche in paesi dove il virus circola in modo aggressivo.

I pazienti vengono selezionati accuratamente, naturalmente non devono aver mai contratto il virus, non devono presentare nessuna malattia pregressa, devono abitare a Roma per essere monitorati. Devono dare una disponibilità di sette mesi ad essere convocati per controlli. Devono avere un medico famiglia disponibile a seguirli. Se il vaccino non darà problemi e sarà efficace nel produrre anticorpi prossimo inverno avremo questo vaccino. La vaccinazione consiste di una sola somministrazione, e bisognerà vedere quanti anticorpi innescherà, quanto proteggono e quanto dura questa protezione”

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