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ULTIMA ORA – Roma scuole blindate: gli studenti non possono più seguire le lezioni | L’allarme guerra è troppo alto

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Non c’è nulla da fare, gli allievi non potranno sedersi al proprio banco per la chiusura inaspettata delle scuole. andiamo a scoprire cosa sta succedendo.

La scuola è iniziata da più di una settimana e in alcune regioni l’attenzione si sta focalizzando su ciò che avviene appunto tra le mura scolastiche. Le nuove leggi hanno introdotto delle novità e tra queste c’è quella di non utilizzare il dispositivo col cellulare in classe. In realtà fino ad oggi era possibile perché il docente poteva fare ricorso alla didattica digitale.

Ma di cosa si tratta? È  l’utilizzo di tecnologia e strumenti digitali che servono ad arricchire sia l’insegnamento che l’apprendimento. Non è una sostituzione della lezione in presenza, ma è un approccio complementare punto il suo obiettivo è creare un ambiente di apprendimento dinamico, inclusivo e motivante.

Un’altra novità introdotta è l’aumento del peso del voto di condotta che può portare alla bocciatura con un 5 alle superiori. Inoltre c’è un ritorno ai giudizi descrittivi nella scuola primaria e infine c’è anche il “compito di cittadinanza” con il rafforzamento degli sportelli psicologici contro il bullismo che si sta diffondendo a macchia d’olio.

Tra l’altro alcuni istituti scolastici hanno proposto la settimana corta per dare la possibilità agli studenti di riposarsi il sabato mattina. Questo provvedimento non è stato gradito da alcuni genitori, dato che per alcuni questo giorno è lavorativo e occuparsi della prole non è per niente facile. Tuttavia adesso gli occhi sono puntati su un istituto in particolare del nostro Paese.

Addio lezioni in classe, nella capitale italiana regna il caos

La notizia è stata riportata sul sito open.online e riguarda l’Istituto Roberto Rossellini in zona Ostiense. Nelle scorse ore è stato scosso da un evento in relazione alla Global Sumud Flotilla, la quale ha subito un attacco durante la notte da alcune imbarcazioni che stavano navigando verso la striscia di Gaza.

Tra l’altro lunedì 22 settembre ci sono stati degli scioperi e in molte piazze italiane sono scesi i cittadini per chiedere la liberazione di Gaza. Anche nel quartiere X di Roma ci sono stati dei movimenti che hanno allarmato i residenti. Andiamo a scoprire cosa è successo.

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“Non possiamo rimanere in silenzio”

“Le nostre scuole non devono e non possono essere luoghi neutrali della società. Davanti al genocidio del popolo palestinese, l’escalation militare e bellica, alla complicità del nostro Governo, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea non possiamo rimanere in silenzio”, ecco il messaggio lanciato dagli studenti.

Gli studenti hanno affermato di stare dalla parte giusta, dunque porteranno avanti il loro operato. A tal proposito hanno pensato di chiudere le porte dell’Istituto puntando il dito contro l’unico reale nemico dell’umanità, ovvero Tela Aviv e il suo piano di pulizia etnica.