UFFICIALE – Ti spettano 2.400€ in più all’anno, ma devi barrare questa voce nella pensione | Il Fisco spera che nessuno lo scopra

Soldi assicurati - Fonte www.pexels.com - Romait.it
Buone notizie per gli italiani, dal momento che è possibile intascare una bella somma di denaro. Tuttavia occorre seguire un preciso iter. Andiamo a scoprire i minimi dettagli.
Il discorso riguarda coloro che a fine mese possono godere della pensione. Si tratta di un’obbligazione economica che deve essere data a una persona in base al rapporto giuridico che ha instaurato con un ente o una società nel corso degli anni. Del sistema pensionistico pubblico in Italia se ne occupa l’INPS.
Non tutti sanno che il primo atto legislativo risale a 1812 nei Regni di Napoli e di Sicilia e riguardava ufficiali, impiegati statali, vedove e orfani. Poi nel 1889 Otto Von Bismarck introdusse la pensione per i dipendenti della pubblica amministrazione.
A seguire nel 1935 il Presidente degli Stati Uniti Roosevelt firmò un documento che garantiva del denaro ai lavoratori che avevano raggiunto una determinata età. In Italia, per esempio, per il pensionamento di vecchiaia si devono raggiungere 67 anni con almeno 20 anni di contributi versati.
Eppure coloro che ancora devono farne richiesta vorrebbero capire come si calcola. In questo modo si avrà un quadro chiaro della situazione. Sul sito money.it è stato spiegato che l’Agenzia delle Entrate gioca un ruolo fondamentale nella faccenda.
Puoi intascare 2.400 euro, ma in un solo modo
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione la risoluzione 29/E dell’11 aprile 2025 che permette di effettuare il calcolo dell’anzianità. Qui si deve prendere in considerazione l’aliquota di tassazione fissata al 15%, ma può essere anche ridotta allo 0,3% per ogni anno di anzianità di partecipazione se va oltre 15 anni. La tassazione applicabile è del 9% nel caso in cui l’anzianità sia superiore a 35 anni.
Tuttavia c’è qualcuno che potrebbe sommare i periodi di anzianità di partecipazione in questo caso l’Agenzia delle Entrate permette a chi è iscritto a più fondi complementari di usufruire delle giuste aliquote da applicare sull’erogazioni.

Ecco cosa sfugge a tanti italiani
Prima di tutto bisogna capire cosa vuol dire pensione complementare. Non è altro che uno strumento che consente ai lavoratori di affiancare alla pensione erogata dagli enti previdenziali obbligatori altre. Questo significa che la persona ha il pieno diritto di sommare tutte le anzianità nel momento in cui vuole fare un calcolo approssimativo.
La cifra 2.400 euro, quindi, fa riferimento a possibili detrazioni fiscali o integrazioni previdenziali che, se correttamente richieste con le opzioni giuste nei moduli pensionistici, possono portare a un risparmio o recupero consistente che spesso si ignora perché non si è aggiornati.