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UFFICIALE – Castrazione chimica, il Governo ha approvato la legge: i primi esperimenti sui detenuti sono già programmati | Una decisione controversa

la castrazione chimica sta arrivando

Carcerato - Pexels - Romait.it

Incredibile ma vero: si dà il via alla castrazione chimica dopo la decisione del governo. L’esperimento è pronto.

La castrazione chimica non è una pratica recente, né un’invenzione da laboratorio distopico. Si tratta di una procedura medica che consiste nella somministrazione regolare di farmaci in grado di ridurre drasticamente i livelli di testosterone, sopprimendo la libido e, di conseguenza, limitando l’impulso sessuale.

Diversamente dalla castrazione chirurgica, questa modalità non è irreversibile e, in teoria, può essere sospesa con il ritorno alla normalità ormonale. Introdotta negli anni ’50 e utilizzata inizialmente in ambito psichiatrico per trattare i comportamenti sessuali considerati devianti, è stata poi adottata in ambito penale.

La sua applicazione ha riguardato principalmente i condannati per reati sessuali, in particolare pedofili e molestatori. In alcuni paesi europei viene proposta in forma sperimentale o inserita in programmi su base volontaria. Nonostante le evidenze scientifiche sulle sue potenzialità nel ridurre il tasso di recidiva, resta una pratica controversa.

Punire o educare?

L’adozione di misure drastiche come la castrazione chimica apre interrogativi più ampi sulla cultura della sicurezza e del controllo. In una società ancora profondamente segnata da strutture patriarcali, l’intervento punitivo viene spesso preferito a quello educativo. Difatti, il carcere così com’è strutturato appare inerente a questa linea di pensiero.

Eppure, le radici della violenza sessuale sono complesse e affondano in dinamiche culturali, sociali e psicologiche che non si affrontano facilmente con una ricetta farmacologica. La tentazione di semplificare resta forte, soprattutto quando le risposte devono essere immediate. Ma adesso non c’è più spazio di dialogo, il governo ha deciso.

la castrazione chimica sta arrivando
Prigione – Pexels – Romait.it

Approvata la castrazione chimica

Agi.it ha diffuso le informazioni. Nel Regno Unito, il governo ha approvato un programma per l’introduzione della castrazione chimica nelle carceri. Il punto è che questo è fatto con l’obiettivo di combattere il sovraffollamento, prima che ridurre il rischio di recidiva nei reati sessuali. Il piano, annunciato dalla ministra Mahmood, partirà in 20 istituti penitenziari e interesserà detenuti condannati per violenze sessuali.

Fortunatamente, il trattamento sarà affiancato da un supporto psicologico che svisceri anche le motivazioni alla base di queste aggressioni, legate al potere e al controllo. Questa proposta è in realtà inserita in un ventaglio di leggi più ampio. Tra le novità già adottate c’è la costruzione di nuovi centri detentivi e il rilascio anticipato per chi ha commesso reati minori. Il modello di giustizia siffatto permetterà perciò ai detenuti di avanzare socialmente nel reinserimento cittadino in tre fasi, a seconda del comportamento e della gravità del crimine.