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Ucraina, l’allarme di Orbán sulla guerra (e la NATO): e la Meloni?

Il Premier ungherese avvisa che l’Occidente è a un passo dall’invio di truppe a Kiev, e quindi dall’ingresso diretto nel conflitto voluto solo dall’Alleanza Atlantica: cui è giunta l’ora di dare il benservito

Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina (© Ministry of Internal Affairs of Ukraine - Mvs.gov.ua / Wikimedia Commons)

Come la Cina, anche l’Ucraina (e non solo per un discorso di rime) potrebbe essere tragicamente più vicina di quello che pensiamo. Questo, almeno, stando all’allarme sull’euro-interventismo lanciato da Budapest, che per parte sua ha già escluso categoricamente la possibilità di farsi coinvolgere in folli trame militaristiche. Un deciso smarcamento da cui sarebbe auspicabile che anche Palazzo Chigi prendesse esempio.

Guerra in Ucraina
Guerra in Ucraina (© Ministry of Internal Affairs of Ukraine – Mvs.gov.ua / Wikimedia Commons)

L’allarme di Orbán sulla guerra in Ucraina

«Siamo a un passo dall’invio di truppe da parte dell’Occidente in Ucraina. Si tratta di un vortice di guerra che può trascinare l’Europa nel baratro. Bruxelles gioca col fuoco». Così scrisse via social, come riporta l’ANSA, il Primo Ministro magiaro Viktor Orbán. Aggiungendo, scrive Il Tempo, che «i leader europei sono già coinvolti in una guerra, vedono questa guerra come la loro guerra e la stanno conducendo come tale».

Brüsszelben ma háborúpárti többség van. Európában a hangulat háborús, a politikát a háború logikája uralja. Mindenki…

Pubblicato da Orbán Viktor su Domenica 21 aprile 2024

L’atteggiamento bellicista degli alti papaveri del Vecchio Continente è ben rappresentato dalle fughe in avanti del Presidente francese Emmanuel Macron. Però si scontra con l’insofferenza, primigenia e sempre crescente, dei cittadini comunitari, che considerano viepiù il conflitto come combattuto per procura tra Usa (& Co.) e Russia. Non foss’altro per la promessa yankee di non espandere la NATO verso est, fatta nel 1990 al leader sovietico Michail Gorbačëv e ripetutamente disattesa.

Emmanuel Macron
Emmanuel Macron (immagine dalla sua pagina Facebook)

Non a caso, come sottolinea Il Giornale, Orbán ha subito chiamato fuori il proprio Paese da scenari che provocherebbero un’escalation dalle conseguenze disastrose. «Noi Ungheresi sappiamo com’è la guerra. Siamo stati coinvolti abbastanza volte. Dobbiamo restarne fuori. Questa non è la nostra guerra. Non la vogliamo e non vogliamo che l’Ungheria torni ad essere il giocattolo delle grandi potenze».

Viktor Orbán
Viktor Orbán (immagine dalla sua pagina Facebook)

Rischio non ancora scongiurato per l’Italia, se è vero che il numero uno dei nostri fratelli d’armocromia bandieristica vede «la preparazione alla guerra da parte di tutti». E proprio per questo il Governo del Premier Giorgia Meloni dovrebbe prendere il coraggio a quattro mani e dare finalmente il benservito all’Alleanza Atlantica. Perché, di fronte alla minaccia concreta di un intervento diretto nei combattimenti, non può esserci sudditanza verso Washington e le sue propaggini che tenga.