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Ucraina, clamorosa (e inquietante) “Biden connection” con la guerra?

Sono autentiche le e-mail sui traffici “opachi” di Hunter Biden, figlio di Sleepy Joe: e altre, secondo la Difesa russa, lo collegano a bio-laboratori sul territorio di Kiev

Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

Potrebbe esserci una clamorosa quanto inquietante “Biden connection” tra gli Stati Uniti e la guerra in Ucraina. Questo, almeno, racconta un’inchiesta giornalistica che, per un anno e mezzo, è stata irrisa e denigrata da social network e stampa liberal. Che però ora ha dovuto ammettere, come accade nemmeno così di rado, che tutto era fuorché una fake news.

Guerra in Ucraina
Guerra in Ucraina

Una “Biden connection” con la guerra tra Mosca e Kiev?

I legami della dinastia Biden con Kiev potrebbero essere più stretti di quanto si pensasse, e di parecchio antecedenti rispetto al conflitto russo-ucraino. Il New York Post lo aveva raccontato già nell’ottobre 2020, scoperchiando il vaso di Pandora dei traffici “opachi” di Hunter Biden, figlio di Sleepy Joe.

Hunter Biden, Ucraina
Hunter Biden

Il caso era stato innescato dalle e-mail di quest’ultimo, ripescate (come ricorda Il Timone) in un laptop abbandonato in un’officina di riparazione nel Delaware nell’aprile 2019. Messaggi che coprono un intero decennio e gettano luce – ma sarebbe meglio dire ombre – su certi “affari di famiglia”. Alcuni dei quali, remunerati con compensi milionari, avevano come controparte due aziende energetiche, la cinese CEFC China Energy (ora fallita) e la cipriota Burisma Holdings. Che però opera prevalentemente in Ucraina – un particolare che, naturalmente, adesso assume una rilevanza del tutto diversa.

Burisma Holdings, Ucraina
Burisma Holdings

Eppure, fin dall’inizio lo scoop è stato censurato da Big Tech come Facebook e Twitter, e ridicolizzato dai media mainstream. I quali però ora, dopo appena 17 mesi, hanno ammesso che le comunicazioni erano autentiche. Lo ha fatto per primo il New York Times, seguito a ruota dal Washington Post.

twitter
Logo di Twitter

Beninteso, lo scopo dei due giornaloni era negare il coinvolgimento dell’idolo Joe Biden. Anche se quest’ultimo, da vicepresidente di Barack Obama, incontrò un alto dirigente di Burisma e supervisionò i rapporti con alcuni Stati a caso – Cina e Ucraina.

Hunter Biden e i bio-laboratori in Ucraina

Nel frattempo il Ministero della Difesa russo, nella persona di Igor Kirillov, capo della Forza di protezione dalle radiazioni, ha ulteriormente inguaiato Biden Jr. Affermando, come riporta TGCom24, di essere in possesso della sua corrispondenza con la Defense Threat Reduction Agency (l’Agenzia della Difesa americana per la Riduzione delle Minacce). Corrispondenza che dimostrerebbe come il Nostro avesse finanziato i bio-laboratori di due società Usa, Black and Veatch e Metabiota. Le quali lavorano al trattamento di agenti patogeni, ovvero alla creazione di componenti di armi biologiche – indovinate dove? In Ucraina, ça va sans dire.

Igor Kirillov
Igor Kirillov

Bisogna però precisare che la Casa Bianca ha già smentito la notizia, che presenta in ogni caso più punti oscuri della vicenda precedente. Proprio per vederci chiaro, alcuni parlamentari repubblicani hanno chiesto «le registrazioni di qualsiasi comunicazione tra Hunter Biden e la Casa Bianca durante i due mandati dell’amministrazione Obama». E comunque, se alle elezioni di mid-term di fine anno il GOP riprenderà il controllo del Congresso, l’erede potrebbe essere convocato in un’audizione pubblica.

Armi biologiche, Ucraina
Armi biologiche

Occhio, quindi, a insistere con la tesi della «disinformazione russa». I precedenti, ormai, depongono sempre meno a favore del complottismo degli anti-complottisti.