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Roma Tuscolano, stop a matrimoni e unioni civili a Villa Lais

Monica Lozzi: “L’unica speranza è che il Campidoglio ce la riconosca come villa storica, altrimenti per noi non c’è alternativa”

Dal 1° febbraio è chiusa la sala di Villa Lais, una delle quattro della città dove si possono celebrare matrimoni e unioni civili. Il Comune di Roma ha deciso di chiudere la cappella, che fa parte del complesso di piazza Giovanni Cagliero nel quartiere Tuscolano, dopo i recenti sopralluogi dei tecnici sulle pareti della villa, in cui erano comparse delle crepe in seguito al terremoto del Centro Italia del 2016.

 

Villa Lais, si spera nel riconoscimento come villa storica

Fino a pochi mesi fa Villa Lais ospitava anche il Centro Famiglie del Municipio, ora traslocato a Villa Lazzaroni. Il comitato di volontari che dal 2014 si prende cura del giardino ha lanciato una raccolta firme perchè teme che la soglia dell’edificio antico possa essere murata. L’associazione Amici di villa Lais ha chiesto un appuntamento urgente alla presidente Lozzi, la quale ha dichiarato che “l’unica speranza è che il Campidoglio ce la riconosca come villa storica, altrimenti per noi non c’è alternativa”.

 

Con la chiusura di Villa Lais diventano tre le sale della città per celebrare matrimoni e unioni civili

Al momento non è possibile prevedere se si potrà tornare a sposarsi nel complesso risalente al 1700, perché non sono stati nè programmati nè finanziati interventi di messa in sicurezza e restauro. I volontari sono preoccupati che la villa possa tornare nel degrado come accadde quando cessarono le chiusure serali. Per quanto riguarda i matrimoni e le unioni civili, restano a disposizione la Sala Rossa in Campidoglio, il complesso Vignola Mattei alle Terme di Caracalla e la Sala Azzurra a Ostia.

 

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