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Roma, Tronca propenso ad annullare il Concertone di fine anno

Anche l’ex assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi, ha espresso parere favorevole alla linea rigorosa

Molto probabilmente il concerto di Capodanno salterà la notte di San Silvestro a Roma. E’ quanto sta emergendo da dichiarazioni provenienti da “Assomusica”, l’Associazione italiana che raggruppa gli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo: “In tutte le grandi capitali del mondo si festeggerà il Capodanno, mentre Roma sarà l’unica metropoli che non porterà avanti quella che era diventata la sua tradizione, il grande concerto di Capodanno”, fanno sapere dall’Associazione, e sarebbero a rischio anche molti appuntamenti minori organizzati nei diversi municipi.

Dopo quanto è successo al Bataclan di Parigi, secondo “Rolling stone”, la rivista più rinomata del settore, molti artisti hanno chiamato i propri manager e agenti in preda al panico, qualcuno ha cancellato i tour in Europa, come Prince, Marilyn Manson, i Motorheadi, i Lamb of god; Bob Dylan ha chiesto e avuto guardie armate nei camerini. Le misure di sicurezza sono aumentate, anche le compagnie di assicurazione reclamano questo ai promoters, più sicurezza. Allen Kovac, manager di band hard rock come Motley Crue, Five Finger, Death Punch, si chiede: “Il rischio è che il futuro della musica sia dominato da un tema: troppi rischi, pochi soldi”.

L’organizzazione dei concerti potrebbe subire un notevole aggravio di costi (un metal detector in affitto in Italia costa circa 50 mila euro). Ma c’è già chi teme che simili misure possano avere anche contraccolpi psicologici, creando diffidenza perché indicano una pericolosità nell’andare in quei luoghi così protetti. Secondo Peter Katsis, manager degli Smashing Pumpkins per molti artisti ci sarà la necessità di ripensare ai tour in Italia, Spagna, Francia.

Per quanto concerne Roma, al momento non vi è nessuna conferma ufficiale alla cancellazione del concerto di piazza, anche se l’orientamento va in quella direzione, e secondo quanto afferma il coordinatore dei mini – sindaci Daniele Torquati: “Dai tavoli sull’ordine e la sicurezza ai quali abbiamo partecipato questa questione (la possibilità di far saltare il concerto di Capodanno per motivi di sicurezza) non è emersa”.

Il commissario straordinario Tronca propenderebbe per il no ai concerti del primo dell’anno, è quanto si evince dalle sue parole: “Sono un tecnico chiamato a far quadrare i conti, la decisione di spendere una cifra importante per il concertone la può prendere solo un politico eletto dai cittadini”. Anche l’ex assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi, ha espresso parere favorevole alla linea rigorosa: “Non ci trovo niente di male, intanto il ruolo di commissario è quello di gestire una situazione straordinaria e poi, dovendo drenare risorse, è meglio tagliare là che in altri aspetti della cultura”. “Per quanto riguarda la mia esperienza, prosegue Croppi, io tentai invano di sostituire il concerto di Capodanno con qualcosa di diverso e innovativo ma non riuscii a convincere la mia maggioranza a venirmi dietro. Peraltro i costi sopportati dall’amministrazione per il concerto, sia negli ultimi anni di Alemanno che con Marino, sono stati francamente eccessivi. Quindi – conclude l’ex assessore – che il commissario Tronca decida in questo senso non ci trovo niente di scandaloso: un anno di interruzione potrebbe essere anzi utile per ripensare il modo di festeggiare il Capodanno”.

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