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Tredicesima, arriva la mazzata di fine anno | Ti tolgono quasi 500€ dalla busta e nessun bonus aggiuntivo per i lavoratori: siamo stanchi

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Proprio mentre cominci a contare sulla tredicesima di dicembre, arriva il colpo fatale. Riceverai pochi spiccioli, stangata per i lavoratori

Ogni anno, quando si avvicina dicembre, la parola tredicesima torna a occupare le conversazioni di lavoratori e pensionati italiani. È un rito tutto nazionale, una consuetudine tanto attesa quanto necessaria.

Ma cos’è, in concreto, la tredicesima? Si tratta di una mensilità aggiuntiva riconosciuta a chi lavora come dipendente o percepisce una pensione: un vero e proprio salario extra che viene erogato una volta all’anno, in prossimità delle festività natalizie.

Il nome deriva dal fatto che rappresenta una mensilità in più rispetto alle dodici canoniche percepite nel corso dell’anno. La sua origine risale agli anni Cinquanta, quando venne introdotta come gratifica natalizia nel settore industriale e poi, progressivamente, estesa a tutti i lavoratori.

Oggi è un diritto contrattuale previsto in quasi tutti i settori, pubblico e privato, e viene calcolata sulla base delle retribuzioni lorde percepite durante l’anno.

Il bonus natalizio tanto agognato

Il meccanismo è piuttosto semplice: ogni mese, il datore di lavoro accantona una piccola quota della retribuzione che, alla fine dell’anno, confluisce nel totale della tredicesima. L’importo può variare in base a diversi fattori, come l’anzianità di servizio, i periodi di assenza non retribuita o i bonus maturati, ma in genere equivale a uno stipendio pieno o poco meno.

Quasi tutti l’attendono come una boccata d’ossigeno. Dicembre è il mese in cui si concentrano le spese: regali, cene, pranzi, viaggi, uscite con amici e parenti. In molti casi, la tredicesima serve a coprire anche bollette o rate arretrate, o a mettere da parte qualche risparmio per l’anno nuovo. Ma per la maggior parte degli italiani, resta soprattutto un aiuto prezioso in vista delle festività, quando le uscite aumentano e il portafoglio si alleggerisce più del solito.

Non mancano, però, coloro che scelgono di usare questa somma per viaggiare, magari approfittando dei ponti natalizi o di offerte last minute. La tredicesima diventa così un modo per concedersi un piccolo lusso o semplicemente per staccare la spina. È un momento di respiro, dopo un anno di lavoro, e un’occasione per guardare al nuovo con qualche speranza in più.

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La detrazione che mette in ginocchio

Ma quest’anno l’attesa rischia di essere meno entusiasmante. Secondo quanto riportato da la Repubblica, la tredicesima 2025 sarà più leggera. Si stima un importo inferiore di circa 400–500 euro rispetto allo scorso anno. Le cause sono diverse: nuove trattenute fiscali, ritardi nei conguagli Irpef e l’assenza dei premi una tantum che avevano incrementato gli importi nel 2024.

Un mix che peserà soprattutto sui redditi medi e bassi, proprio quelli che contano su questo extra per affrontare le spese di fine anno. In sintesi, la tredicesima continua a essere una tradizione irrinunciabile, ma il suo potere d’acquisto si riduce.