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Trasporto a Roma, servono 240 mln o stipendi a rischio

Ignazio Marino lancia il grido d’allarme e chiede al Governo le risorse

240 milioni, o il trasporto pubblico a Roma rischierà il tracollo. E’ questo il grido d’allarme lanciato dal sindaco Ignazio Marino, che annuncia: senza questi 240 milioni “non ci saranno i soldi per pagare gli autisti”.

La palla, quindi, passa al Governo: “Stiamo facendo dei tagli severissimi ma al di sotto di 240 milioni di euro ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi degli dipendenti dell'Atac – spiega il primo cittadino – La Regione già ci ha aiutato ora abbiamo presentato il problema al Governo”.

In merito ai modi per reperire le risorse, il sindaco si dice “contrario in questo momento ad aumentare ulteriormente le tariffe, soprattutto quelle del biglietto Atac”. Anche perché un aumento “potrebbe essere accettato o accettabile a fronte di un miglioramento del servizio. A questo dobbiamo puntare ed è quello che l'assessore Improta sta facendo quotidianamente. Però con un finanziamento così basso noi non riusciamo a fare quegli investimenti che servono ad esempio per sostituire un numero importante di bus o tram che sono piuttosto anziani” – ha aggiunto intervistato da Radio Popolare Roma.

Il sindaco, poi, non si risparmia e punta il dito contro le modalità di finanziamento degli extracosti, richiesta che non è una peculiarità di Roma Capitale, ma che “hanno tutte Capitali del mondo: Parigi riceve ogni anno un miliardo di euro – spiega il primo cittadino – Londra, mi ha detto il vicesindaco, nell'ultimo triennio ha ricevuto ogni anno 2 miliardi di euro dal governo in quanto Capitale. Se poi ci sono differenze dipenderà anche dalle risorse a disposizione. Roma non ha mai avuto un euro come Capitale. Esiste una legge che non è stata mai finanziata e io ho chiesto che venga finanziata: probabilmente avremo 110 milioni di euro all'anno, che è una cifra molto lontana dalla altre Capitali però è un inizio”.

Extracosti che ogni Capitale deve supportare e che sono necessari. “Perché occorrono questi soldi? Faccio un esempio – incalza Marino – Noi con grande gioia abbiamo organizzato la giornata di santificazione dei due Papi con Papa Francesco. L'organizzazione di quella giornata che ha portato 1,5 milioni di persone, 5 mila bus turistici, treni e navi speciali, è costata 7 milioni di euro, pagati da romane e romani. Io non credo che quello sia un evento di un quartiere di Roma” – conclude.

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