Prima pagina » Costume » Tra social e chirurgia plastica cosa resta della gioventù?

Tra social e chirurgia plastica cosa resta della gioventù?

“Già ai primi segni di invecchiamento nasce, tra alcuni di loro, il desiderio di rallentare esteriormente questo processo”

Justin Jedlica e Valeria Lukyanova "Barbie e Ken umani"

Justin Jedlica e Valeria Lukyanova "Barbie e Ken umani"

Sono giovani, sono principalmente maschi e si affidano sempre di più alla chirurgia plastica. È’ il ritratto dei Millennials, la generazione dei nati tra il 1980 e il 1996. I dati ci regalano una novità, in cui possiamo leggere anche un’influenza da parte dei social.

Sono sempre di più i millennials che ricorrono a trattamenti di medicina estetica per il viso. Molti professionisti, negli ultimi anni, registrano un aumento delle richieste, soprattutto da persone molto giovani. Parliamo della fascia di età che va tra i 20 e i 40 anni. Tra loro sono numerosi i ragazzi. Da parte di molti, giovani in particolare, si può rilevare spesso il tentativo di emulare e allinearsi a determinati canoni di bellezza proposti da celebrità e popolari figure di riferimento per i giovani.

“Già ai primi segni di invecchiamento nasce, tra alcuni di loro, il desiderio di rallentare esteriormente questo processo”. Lo afferma Salvatore Piero Fundarò, presidente di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino.

“I trattamenti più richiesti, attraverso tossina botulinica, riguardano soprattutto le rughe mimiche, il terzo superiore, le sopracciglia, zampe di gallina e più in generale interventi legati a prevenire l’invecchiamento. Davanti a questo trend- aggiunge Fundarò – appare importante diffondere una cultura di bellezza naturale e guidare coloro che scelgono di sottoporsi ai trattamenti”.

Serve sostegno psicologico

“I pazienti, soprattutto in giovanissima età, non devono mai essere lasciati soli, ma accompagnati nelle valutazioni sempre e soltanto da professionisti seri che sappiano consigliare le corrette soluzioni individuali. E’ importante che rimanga una libertà mimica dei muscoli per non intaccare espressioni del volto e sorrisi”.

Una società dove l’apparire conta quasi più dell’interiorità e che potrebbe portare gransi problemi. Nel caso dei giovani è particolarmente importante un’attenta analisi delle motivazioni psicologiche alla base della richiesta del miglioramento estetico, al fine di individuare criticità sottostanti e formulare un’adeguata valutazione delle indicazioni mediche al trattamento.