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Torna Earth Hour e anche Roma aderisce all’iniziativa del WWF

Sabato 28 marzo si spegneranno anche piazza San Pietro e il Colosseo

Torna Earth Hour, la sfida che, secondo il WWF può cambiare il mondo, “se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul Pianeta”.

L’Ora della Terra, nel 2015, scoccherà sabato 28 marzo: è la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico. Lo scorso anno, Earth Hour ha coinvolto milioni di cittadini, istituzioni e imprese. Il 2015, però, è un anno particolarmente importante: si deve chiudere il negoziato dell’Onu per un accordo globale, a Parigi in dicembre nella Cop21. “Il cambiamento climatico è la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo ed Earth Hour sarà un evento catalizzatore per far compiere progressi sul clima in oltre 120 Paesi: il più grande movimento di base del mondo, nato nel 2007 a Sidney, alzerà di nuovo la sua voce per ‘cambiare il cambiamento climatico’ – Change Climate Change”.

EARTH OUR IN ITALIA. Anche in Italia stanno arrivando al WWF le adesioni per gli spegnimenti. L’evento italiano ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Finora sono oltre 200 gli spegnimenti previsti in Italia e per trascorrere l’Ora della Terra al buio: verranno organizzate cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini. Nella mappa – http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/ – compaiono monumenti e chiese, palazzi storici, torri medioevali, fontane e ponti.

A Roma, l’Ora della Terra vedrà spegnersi simboli come la Basilica di San Pietro, il Colosseo e Piazza del Campidoglio.

ADERIRE ALL'ORA DELLA TERRA. Le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra per tutti i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte e promuovere la più grande mobilitazione per il pianeta, anche sui social.

“Proprio in questi giorni abbiamo visto che combattere il cambiamento climatico si può: secondo la Iea (Agenzia Internazionale per l’Energia), infatti, nel 2014 le emissioni di CO2 sono rimaste stabili, nonostante l’economia, a livello mondiale, sia cresciuta del 3% – dichiara Mariagrazia Midulla, responsabile Clima&Energia del Wwf Italia – Dalle prime analisi, pare che questo sia dovuto al minor uso del carbone, il combustibile fossile più inquinante per il clima, per l’ambiente e per gli esseri umani. Questa è la dimostrazione che ‘disaccoppiare’ economia ed emissioni è una possibilità reale”.

Però “molto c’è ancora da fare perché si passi a invertire davvero la tendenza e, dunque, a significative riduzioni della CO2, condizione indispensabile per rimanere ben al di sotto dei 2 gradi di aumento della temperatura media globale rispetto all’era preindustriale per scongiurare il cambiamento climatico catastrofico. In questi mesi – prosegue Midulla – si devono decidere tagli delle emissioni molto ambiziosi e rilevanti impegni finanziari per aiutare i paesi più poveri e vulnerabili, in modo da puntare ad avere un accordo significativo ed efficace nel Summit sul Clima che si terrà a dicembre a Parigi; un accordo che deve essere basato sulle indicazioni della comunità scientifica e non sui veti incrociati e gli interessi degli inquinatori. La speranza per il clima viene soprattutto dalla società civile, dai governi locali, dalle imprese che lavorano per affermare alternative ai combustibili fossili, una realtà economica ed energetica concreta. L’economia sostenibile e verde è l’unica che oggi resiste alla crisi e che in soli cinque anni potrebbe portare 20 milioni di lavoro in più in Europa”.

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