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Tor Vergata, un milione di cuori e un solo respiro: il Giubileo dei Giovani ridisegna il volto di Roma

Un evento senza precedenti, organizzazione impeccabile e un messaggio universale di pace: Roma ospita un milione di giovani da 146 Paesi per il Giubileo 2025

Giubileo Giovani

Un evento senza precedenti, organizzazione impeccabile e un messaggio universale di pace: Roma ospita un milione di giovani da 146 Paesi per il Giubileo 2025. La Capitale supera una prova storica grazie a un sistema di sicurezza, accoglienza e spiritualità definito “metodo Giubileo”.

Un milione di presenze e un’organizzazione “senza sbavature”

In un agosto romano che sembra aver riscoperto la sua vocazione universale, il Giubileo dei Giovani ha consegnato alla storia una delle manifestazioni più partecipate, ordinate e significative degli ultimi decenni. Oltre un milione di pellegrini provenienti da 146 Paesi hanno invaso pacificamente la spianata di Tor Vergata, vivendo un’esperienza collettiva densa di spiritualità, emozione e logistica da primato. Roma, grazie a un sistema integrato di coordinamento istituzionale e alla determinazione di migliaia di operatori e volontari, ha superato brillantemente la sfida.

“Siamo fieri di aver garantito sicurezza e serenità in queste giornate straordinarie”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sottolineando il ruolo decisivo delle forze dell’ordine, con oltre 8.000 agenti impiegati e milioni di articoli contraffatti sequestrati nei giorni precedenti. Un dispiegamento che ha permesso a Roma di ospitare la più imponente manifestazione degli ultimi 25 anni, come confermato anche dal prefetto Lamberto Giannini.

Una macchina operativa che ha funzionato alla perfezione

Alle spalle della grande narrazione religiosa e sociale, c’è stata un’organizzazione militare nel ritmo, ma civile nel cuore. “Il merito va alle 20 mila persone che hanno reso possibile l’evento”, ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri. Le municipalizzate hanno svolto un lavoro senza precedenti: AMA per la pulizia, Atac con 3.300 corse straordinarie, Acea per la fornitura idrica. “È stato il più grande allestimento audio-video mai realizzato al mondo”, ha confermato Simone Mazzarelli, CEO dell’agenzia Ninetynine, che ha coordinato l’impianto tecnico.

Sul fronte sanitario, secondo i dati ufficiali del Dipartimento della Protezione Civile e dell’Ares 118, sono stati registrati 1.198 accessi ai presidi di emergenza, con poco più di cento casi gravi richiedenti ricovero. Nessun incidente di rilievo. “Un numero fisiologico, tutto si è svolto con grande compostezza”, ha dichiarato il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano.

La commozione per Maria e Pascale, la carezza del Papa

Due storie hanno colpito in modo particolare l’animo del milione di giovani presenti e dello stesso pontefice: quelle di Maria Cobo Vergara, 20 anni, e Pascale, giovane pellegrina egiziana. Entrambe decedute per cause legate a malattie pregresse, non sono riuscite a partecipare fino in fondo al Giubileo. Il Papa le ha ricordate con tenerezza sia durante la veglia del sabato sera che durante l’Angelus.

Maria, madrilena, aveva scritto durante il pellegrinaggio: “Ho veramente conosciuto l’amore di Dio. Se Cristo lo permette, è perché il suo scopo è magnifico“. Le sue parole sono state lette tra le lacrime e il silenzio commosso dei suoi coetanei, che al ritorno consegneranno alla sua famiglia il Testimonium vaticano.

Tor Vergata, città nella città: numeri da record

L’area giubilare di Tor Vergata si è trasformata in una città temporanea, autonoma e funzionale. Dalle immagini aeree, impressionanti per impatto visivo, emergono file ordinate di tende, aree per la distribuzione dei pasti, stazioni mediche, spazi per la preghiera e momenti di intrattenimento. Il picco si è toccato nella notte della veglia, con il Papa presente tra i giovani fino a tarda sera, e durante la Messa domenicale, celebrata alle 9.00 del mattino sotto un sole cocente.

La logistica ha previsto deflussi contingentati verso le stazioni di Anagnina e Cinecittà, gestiti in sinergia con la Questura, che ha coordinato i gruppi per evitare congestioni. Alle 15 di domenica, 68.000 pellegrini erano già stati trasportati con la Metro A e 14.000 con la Metro C. Un’operazione di rientro senza precedenti.

Un messaggio potente, oltre i confini religiosi

Ma il Giubileo dei Giovani non è stato solo un evento di fede. Papa Leone XIV ha lanciato un messaggio universale: “Voi siete il segno che un altro mondo è possibile, un mondo in cui i conflitti si risolvono con il dialogo e non con le armi. In Cristo è possibile”. E ancora: “Non accontentatevi, aspirate a cose grandi”, citando i futuri santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, che saranno canonizzati il prossimo 7 settembre.

Durante l’omelia, il Pontefice ha toccato corde profonde: “La nostra sete di felicità è il segno che siamo vivi. Non spegniamola con surrogati inefficaci. Facciamone invece lo slancio verso l’incontro con Dio”. L’inquietudine come seme di speranza, la fragilità come spazio per l’amore.

Roma si riscopre capitale spirituale del mondo

Il sindaco Gualtieri ha parlato senza esitazione di “prova superata” e di una città “fiera di aver accolto un milione di giovani”. “L’eredità è immensa. Non solo spirituale ma anche civica e istituzionale. Il metodo Giubileo, basato su sinergia e abbattimento della burocrazia, diventa ora modello per gli eventi futuri”.

Un messaggio condiviso anche dalla premier Giorgia Meloni, che ha ringraziato volontari, operatori, forze dell’ordine e istituzioni: “Il Governo continuerà a lavorare con la stessa dedizione per i prossimi eventi. Le giornate vissute a Roma resteranno nella nostra memoria collettiva come simbolo di speranza, gioia e fede”.

La prossima tappa: Seul 2027

Il Giubileo dei Giovani si chiude, ma il cammino continua. Leone XIV ha annunciato che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Seul, dal 3 all’8 agosto 2027. Un nuovo appuntamento globale, con lo spirito e l’energia che a Roma hanno toccato il cuore del mondo. E Roma non dimenticherà facilmente l’onda pacifica che ha trasformato Tor Vergata in un simbolo vivente di fede e futuro.