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Roma Termini, Carabinieri contro degrado e abusivismo: arresti e denunce

Sanzioni anche per un 64enne, originario di Cosenza, e un 51enne di Messina, scoperti ad esercitare servizio di taxi abusivo

E’ un duro colpo quello inflitto dai Carabinieri della Compagnia Roma Centro contro il degrado nell’area della stazione Termini e vie limitrofe. Svolta nelle ultime 24 ore per contrastare ogni forma di illegalità nonché controllare le persone che vi stazionano di interesse info-investigativo, l’attività ha portato all’arresto di 4 persone, alla denuncia a piede libero di altre 17, alla sanzione per divieto di stanziamento – decreto Minniti DASPO Urbano – nei confronti di 25 soggetti e di 2 tassisti abusivi. In totale sono state identificate 210 persone e eseguiti accertamenti su 80 veicoli. I Carabinieri hanno anche sequestrato dosi di droga e elevato contravvenzioni al C.d.S. durante i numerosi posti di controllo.

All’interno dello scalo ferroviario, i Carabinieri hanno arrestato un 31enne di Lamezia Terme e una 28enne romena che, per i loro numerosi precedenti, erano colpiti da sorveglianza speciale con divieto di frequentare scali ferroviari e aeroportuali per la durata di 1 anno. Si tratta della più grave delle misure di prevenzione personali, nata per contrastare fenomeni come la mafia e il terrorismo, emanata dal Tribunale di Roma su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, sulla base degli elementi raccolti in particolare dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini che, nell’ultimo triennio, hanno proceduto a circa 4.000 denunce in stato di libertà di diverse centinaia di soggetti, italiani ed extracomunitari, che prima infestavano lo scalo ferroviario quotidianamente chiedendo elemosina – anche alle biglietterie dove molestavano i viaggiatori e i turisti costringendoli a farsi aiutare -, proponendosi come facchini e spesso diventando borseggiatori e ladri di valigie o all’interno dei molti esercizi commerciali interni alla stazione. Le proposte di sorveglianze speciali di questo tipo, in 3 anni, sono state circa 40, quasi tutte accolte o in fase di accoglimento, perché ritenute uno degli strumenti più importanti che ha reso l’interno della stazione Termini più vivibile e sicuro.

In manette sono finiti anche un 38enne algerino, colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere per furto aggravato emesso dal Tribunale di Roma, e una 16enne romena, colpita da un ordine di custodia cautelare in carcere perché ritenuta responsabile di reiterati reati contro il patrimonio, emesso dal Tribunale per i minorenni di Roma. Dei 4 arrestati, due sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo, uno portato in carcere a Regina Coeli e la minorenne associata al Centro Accoglienza Minori di via Virginia Agnelli.

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà: un 16enne egiziano, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di diverse dosi di hashish; 3 cittadine romene, nomadi con precedenti, per l’inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Roma; 3 cittadini romeni, un turco e una macedone, di età compresa tra i 27 e i 48 anni, per disturbo alle persone perché sorpresi a molestare i viaggiatori nei pressi delle biglietterie automatiche della stazione; 6 persone, due italiani e 4 stranieri, sorpreso a rubare all’interno dei negozi della galleria Termini; un 41enne del Bangladesh per inosservanza delle norme di immigrazione, essendo sprovvisto di regolari documenti di soggiorno.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno sanzionato 25 persone per la violazione del divieto di stanziamento, con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore (DASPO urbano), perché trovati, senza motivo, nei pressi delle aree di accesso e transito dello scalo ferroviario e delle banchine dei treni. Il DASPO “urbano” ovvero il “divieto di stazionamento” è il nuovo importante strumento, previsto dal cd. “Decreto Minniti”, per contrastare illegalità e degrado, con una progressività di sanzioni e prescrizioni, che vanno dalla multa di 100 euro e l’ordine di allontanamento per 48 ore, fino a, in caso di recidiva nei 5 anni, “divieto di accesso” emesso dal Questore per un massimo di 2 anni e una multa fino a 300 euro.

I Carabinieri hanno anche sanzionato un 64enne, originario della provincia di Cosenza, e un 51enne della provincia di Messina, scoperti ad esercitare servizio di taxi abusivo. Per loro è scattata la multa di 850 euro, la revoca della patente di guida e il sequestro del veicolo.  Invece, solo uno dei due è stato anche denunciato perché recidivo negli ultimi 5 anni.

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