Tensione a Tor Bella Monaca: muore il 32enne fermato dopo l’incidente e scoppiano proteste al San Filippo Neri
Muore al San Filippo Neri il 32enne fermato dopo un incidente a Tor Bella Monaca. Tensione all’ospedale con proteste e indagini sulla gestione dei soccorsi

Ospedale San Filippo Neri di Roma
La morte di Mohamed Roberto, 32 anni, ha acceso un pomeriggio agitato al San Filippo Neri. L’uomo era stato ricoverato domenica sera dopo un incidente stradale avvenuto a Tor Bella Monaca e un successivo scontro con gli agenti della Polizia Locale. Le sue condizioni sono precipitate poche ore dopo il trasporto in ospedale e questa mattina è arrivata la notizia del decesso, che ha portato amici e parenti a radunarsi davanti al nosocomio, dove si sono registrati danni ad alcune auto in sosta e attimi di forte confusione. Sul caso sono in corso accertamenti da parte della polizia, che sta ricostruendo ogni passaggio della vicenda, dall’intervento iniziale ai momenti immediatamente precedenti al peggioramento del paziente.
Morte del 32enne: cosa è accaduto dopo l’incidente di Tor Bella Monaca
Secondo quanto ricostruito da fonti ufficiali, l’incidente è avvenuto in via di Tor Bella Monaca, quando l’auto guidata dal 32enne, con a bordo un parente e il figlio di otto anni, si è scontrata con un’altra vettura. Nulla che facesse temere conseguenze gravi: il bambino presentava ferite leggere, mentre gli altri occupanti hanno riportato contusioni di modesta entità. L’atmosfera però si è rapidamente caricata di tensioni per via di comportamenti agitati attribuiti all’uomo. Gli agenti giunti sul posto hanno eseguito i controlli di rito e, secondo quanto riferito, hanno riscontrato un tasso alcolemico pari a cinque volte il limite consentito.
Proprio in quei minuti, l’uomo avrebbe insistito perché fosse utilizzata la vettura di servizio per accompagnare il figlio in ospedale. Gli agenti hanno spiegato di non poterlo fare e a quel punto il 32enne avrebbe tentato di salire sull’auto della Polizia Locale. Ne è nato un acceso scontro verbale poi degenerato in contatti fisici, durante i quali due vigili sono stati aggrediti. I colleghi presenti sono intervenuti per bloccare l’uomo e ripristinare il controllo della situazione.
Dall’arresto al ricovero: la ricostruzione delle ore successive
Quando l’ambulanza è arrivata, padre e figlio sono stati portati al pronto soccorso. Le condizioni del bambino non hanno destato particolari preoccupazioni, mentre il 32enne è stato trattenuto per accertamenti. Nelle stesse ore era stato formalmente arrestato con accuse di furto d’uso e resistenza a pubblico ufficiale. Il giorno seguente non si è presentato all’udienza di convalida, poiché già ricoverato in terapia intensiva.
Secondo quanto emerso da fonti ospedaliere, l’uomo avrebbe mostrato un improvviso peggioramento subito dopo il suo arrivo. Da chiarire se questo quadro sia collegato alla somministrazione di un sedativo durante il primo trasporto o a un intervento eseguito al San Filippo Neri. Gli operatori sanitari hanno tentato ogni manovra utile, ma le condizioni sono diventate critiche a tal punto da richiedere l’intubazione. Negli ultimi due giorni la situazione clinica non ha mostrato segnali di miglioramento fino alla morte avvenuta questa mattina.
Le proteste al San Filippo Neri e il lavoro degli investigatori
Nel pomeriggio amici e conoscenti del 32enne si sono radunati davanti all’ospedale. Il dispiacere per la notizia del decesso si è trasformato rapidamente in momenti di forte agitazione. Alcune auto parcheggiate sono state danneggiate e il personale di sicurezza ha chiesto supporto alla polizia, che è intervenuta per evitare tentativi di ingresso forzato all’interno della struttura. Gli agenti hanno lavorato a lungo per riportare una situazione gestibile, con una quarantina di persone che pretendevano spiegazioni immediate sulla morte del giovane.
Le forze dell’ordine hanno avviato verifiche complete sulle ore intercorse fra l’incidente e il decesso. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze del personale sanitario, dei vigili coinvolti e di chi era presente al momento dell’intervento. Saranno analizzate anche eventuali registrazioni video e tutta la documentazione clinica relativa al trattamento del 32enne, così da accertare eventuali criticità o confermare che i protocolli siano stati rispettati.
Un caso destinato a far discutere tor Bella Monaca e non solo
La vicenda ha sollevato interrogativi sulle condizioni di salute del 32enne al momento dell’arrivo dei soccorsi, sulla gestione della scena dell’incidente e sulla successiva assistenza medica. È un episodio che nasce da un sinistro di lieve entità e si sviluppa in modo inatteso, coinvolgendo forze dell’ordine, personale sanitario e familiari che ora chiedono chiarimenti.
L’inchiesta dovrà fare luce su ogni passaggio per offrire una ricostruzione completa e verificata. Al momento nessuna ipotesi è esclusa e gli accertamenti medico-legali saranno decisivi per individuare eventuali responsabilità. In attesa di risposte ufficiali, resta la preoccupazione dei parenti e il lavoro degli investigatori impegnati a ricomporre con precisione il percorso che ha portato alla morte del giovane.
