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Roma Capodarte 2026: il 1° gennaio Roma si accende da Piazza Navona ad Acilia con oltre 100 eventi

Roma Capodarte 2026 il 1° gennaio: eventi in 15 Municipi quasi tutti gratis, tre palchi, rap e tango, musei e biblioteche, omaggio alla Costituente

Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero_HR

Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero_HR

A Roma c’è un modo tutto suo di salutare l’anno nuovo: non solo brindisi e passeggiate, ma una città che si mette in scena. Il 1° gennaio arriva Roma Capodarte 2026, quinta edizione della festa culturale diffusa promossa da Roma Capitale con l’Assessorato alla Cultura. Il messaggio è semplice e potente: oltre 100 appuntamenti in ogni quadrante urbano, per la quasi totalità gratuiti, in teatri, piazze, musei, biblioteche. Dal centro storico alle periferie, dal rap al tango, dalla lettura della Costituzione al cinema, Roma prova a ritrovarsi tutta insieme nello stesso giorno.

Roma Capodarte 2026: la festa che unisce quartieri e pubblico di ogni età

Il bello è proprio questo: non esiste un solo “posto giusto” dove stare. Si può scegliere la piazza affollata o lo spazio di quartiere, il teatro o la biblioteca, il museo o il palco all’aperto. L’assessore Massimiliano Smeriglio ha presentato l’iniziativa come un grande abbraccio cittadino, con un’attenzione speciale a chi resta in città e a chi arriva per le feste. E c’è anche un tema che dà senso al programma: l’omaggio agli 80 anni dall’inizio del percorso dell’Assemblea Costituente, con richiami ai padri e alle madri costituenti in numerosi appuntamenti.

Roma Capodarte 2026 a Piazza Navona: risate, parola e poi la Milonga del Nuovo Anno

Il cuore di Roma non rinuncia allo spettacolo. A Piazza Navona il pomeriggio punta sull’ironia e sulla comicità, con artisti che portano sul palco linguaggi diversi, dal racconto contemporaneo al web. Poi, dalle 18 alle 22, la piazza cambia pelle: arriva la Milonga del Nuovo Anno, con Daiana Guspero e Miguel Ángel Zotto, nomi amatissimi nel mondo del tango. Non è un evento “da guardare soltanto”: l’idea è coinvolgere scuole di danza, curiosi, appassionati, e fare della piazza una sala da ballo sotto il cielo di gennaio.

Roma Capodarte 2026 a Rampa Prenestina: musica e installazioni in uno spazio riqualificato

Se dal centro ci si sposta verso est, l’attenzione va su Rampa Prenestina (via Aquilonia, Municipio V), indicata come area riqualificata pronta a ospitare un concerto-spettacolo. Sul palco sono annunciati Andrea Rivera, Margherita Vicario, Villa Ada Posse, StabLinda e Baro dei Colle der Fomento, con un impianto pensato per far convivere musica, parole, ritmi urbani. Nello stesso spazio è prevista anche la possibilità di vedere installazioni realizzate da collettivi e artisti, un modo per trasformare l’evento in esperienza che va oltre il concerto.

Roma Capodarte 2026 ad Acilia: K-POP, urban dance e un blocco rap con nomi molto attesi

Sul piazzale della Stazione di Acilia (Municipio X) si cambia registro: qui la giornata è disegnata per i più giovani e per chi ama culture pop contemporanee. Prima K-POP e incontri, poi danza urbana, hip hop e breakdance. Dalle 20, spazio alle rime: Piotta, Nesli, Beba e Jelecrois sono annunciati per un palco rap che promette energia e memoria insieme, con Piotta pronto a ripercorrere anche alcuni brani simbolo della sua storia.

Roma Capodarte 2026: musei, biblioteche, cinema e laboratori per famiglie

Non c’è solo musica. Ai musei e nei teatri si alternano letture, spettacoli, monologhi e incontri. Le Biblioteche di Roma propongono vetrine tematiche, letture e attività legate ad articoli della Carta, mentre negli spazi dedicati alle famiglie si moltiplicano laboratori d’arte e scrittura creativa. Anche il cinema entra nel programma con proiezioni che richiamano il dopoguerra, la memoria nazionale e il racconto civile. E in mezzo, un gesto dal valore immediato: la distribuzione prevista di 10.000 copie della Costituzione in vari appuntamenti diffusi nei Municipi.

Roma Capodarte 2026: perché il 1° gennaio può diventare un giorno “pieno”

La scommessa culturale è evidente: rendere il primo giorno dell’anno un appuntamento che non si esaurisce nella cartolina del centro, ma che riconosce la città intera. Con la regia di Roma Capitale e il coinvolgimento di istituzioni culturali e Municipi, Capodarte prova a mettere in circolo spettacolo e memoria, divertimento e senso civico. Se il 1° gennaio spesso sembra un giorno sospeso, qui diventa un giorno vissuto: con un palinsesto che invita a uscire, ascoltare, incontrarsi, ricordare, ballare.