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Taxi, tariffa flessibile: “Il tassametro è l’unica tariffa che garantisce trasparenza”

Tariffa flessibile per il costo della corsa sui taxi significa tariffa maggiorata in caso di alta richiesta, tariffa diminuita in caso di bassa richiesta

Taxi in via Nazionale a Roma

In una intervista rilasciata dal presidente della cooperativa radio taxi 3570 che ricopre anche la carica di segretario nazionale Uri (Unione radiotaxi italiani) Loreno Bittarelli, viene lanciata come proposta la “Tariffa flessibile”, tariffa maggiorata in caso di alta richiesta, tariffa diminuita in caso di bassa richiesta. Sentiamo il parere del segretario nazionale Fast Confsal Taxi, Raffaele Salina su questa proposta:

Taxi, l’ipotesi tariffa flessibile

“Mi dissocio totalmente dalla proposta avanzata da chi ha voltato le spalle alla propria categoria. Una proposta figlia dell’accordo fatto lo scorso anno fra il consorzio Uri e la multinazionale Uber e porta inevitabilmente in direzione “libero mercato” e quindi in netto contrasto con la natura del servizio pubblico da piazza, con obbligo di prestazione e tariffa amministrata.

Non dimentichiamo che la stessa Uri, qualche anno fa, sulla stessa proposta avanzata in sede europea da tutte le multinazionali, si oppose con fermezza. Quindi per noi resta e rimarrà valida solo ed esclusivamente la tariffa amministrata, il cosiddetto tassametro, che garantisce trasparenza e sicurezza nel costo del servizio. Sia per le fasce più deboli che per le fasce più abbienti, con la pioggia e con il sole, con maggior richiesta e con minore richiesta.

Contrasteremo con forza – conclude Salina – qualsiasi iniziativa che abbia l’obiettivo di distruggere il nostro lavoro a favore delle multinazionali che se ne vogliono impossessare”.