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Taxi, lunghe attese e mancanza vetture. Salina: “Chiediamo scusa a romani e turisti, però…”

“Ci scusiamo per non essere riusciti a soddisfare le numerose richieste ricevute. Ma perché non sono state trovate le vetture soprattutto il 26 e il 31 maggio?”

Taxi a Roma in Piazza Esedra

Il 26 e il 31 maggio sono state giornate infernali per la ricerca di un taxi. Molti cittadini e turisti si sono spazientiti per le lunghe attese e per la mancanza di disponibilità delle vetture. Il centralino delle cooperative taxi è suonato a vuoto senza risposta. Naturalmente per il cittadino è un disservizio imperdonabile e il rimpallo delle responsabilità serve a nulla.

Ma è così difficile a Roma, nella Capitale, pretendere un servizio taxi regolare, continuo, accreditato, senza polemiche e attacchi quotidiani che screditano la categoria, il Comune e anche la reputazione dell’Urbe?

Pretendere a Roma un servizio taxi regolare e continuo

Raffaele Salina, segretario nazionale Fast Confsal Taxi: “Chiediamo scusa a tutti i cittadini e ai turisti che hanno invaso la nostra città per non essere riusciti a soddisfare le numerose richieste ricevute. Su questo tema, però, aprirei un dibattito. Perché non sono state trovate le vetture soprattutto il 26 e il 31 maggio? Semplice, il 26 maggio era in atto uno sciopero delle ferrovie e del trasporto pubblico che è durato 24 ore (a parte le fasce protette) e chi doveva sopperire alla mancanza di trasporto pubblico era il servizio taxi.

Mi sembra abbastanza evidente che si siano formate numerose file presso le stazioni e i posteggi taxi centrali. La stessa cosa è avvenuta il 31 maggio in concomitanza della finale di Europa League, un evento che ha portato 60 mila persone all’olimpico con la soppressione di 2 linee Atac e che ha aumentato a dismisura la richiesta di vetture.

Sono stati due eventi molto impegnativi per noi e ci abbiamo messo tutta la nostra diposnibilità e le vetture a disposizione di cittadini e turisti. Però, non abbiamo avuto la collaborazione dell’amministrazione comunale. Mi spiego meglio, la viabilità commerciale a Roma è praticamente inesistente. Hanno preferito creare piste ciclabili a macchia di leopardo, restringendo corsie già di per sé critiche e dando accesso a pullman turistici per arrivare in zone centrali della città.

Con conseguente ostacolo notevole al traffico. Scooter, monopattini, biciclette e macchinette elettriche tipo “Golf cart” che liberamente occupano le scarse corsie preferenziali esistenti, a volte i monopattini anche contromano. Tutto ciò crea un notevole rallentamento al servizio pubblico Tpl e Tpnl che contribuisce notevolmente al disservizio. A questo, ovviamente, va calcolata la mancanza di controllo del corpo dei vigili urbani.

A Roma mancano i vigili su strada

Durante l’arrivo del giro d’Italia, in ogni angolo di Roma c’erano due vigili. Una presenza massiccia e giustamente. Ma durante gli altri giorni? Nemmeno l’ombra. Suggerirei al sindaco e ai suoi assessori, di prendere in considerazione queste segnalazioni. Basterebbe collocare i vigili in incroci critici per smaltire e regolamentare in modo equo il flusso del traffico. Istituire il vigile di quartiere che controlli le doppie e triple file delle vetture che occupano le corsie e mettere delle telecamere sulle corsie preferenziali in modo da riconoscere coloro che irregolarmente ne fanno uso con la sospensione della patente o con multe salate.

Disporre segnalatori nei posteggi adiacenti alle stazioni che indichino la presenza delle persone e la mancanza di vetture, avvisare la cittadinanza e i turisti che in alcune occasioni potrebbero crearsi disservizi al servizio pubblico, in modo che ci si possa organizzare per tempo. Noi ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo chiesto e ottenuto la possibilità della doppia guida sulle vetture aumentando il numero delle vetture presenti.

Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver colto la nostra richiesta ma con la situazione del traffico attuale, anche se questa è un’ottima soluzione, non risolveremo. Se non viene migliorata la viabilità commerciale avremmo messo ulteriori vetture in un contenitore già colmo. Noi tassisti siamo disponibili in toto a trovare una soluzione insieme all’amministrazione capitolina. E per il momento chiediamo nuovamente scusa ai clienti romani e ai turisti per il disservizio”.